Lettera della preside Laura Sanfilippo al personale della scuola dell’ Istituto Comprensivo Statale di Palma Montechiaro
Data: Luned́, 21 maggio 2012 ore 13:05:13 CEST
Argomento: Opinioni


 Nel sangue versato a Brindisi ho visto quello versato a Palma di Montechiaro,sempre per violenza anche se di natura diversa,  in quella scuola ho rivisto la scuola di Palma, in quella  ragazza mia figlia, in quelle ragazze ferite le figlie di tutti gli italiani onesti.
Quelle ustioni hanno bruciato il cuore dell’Italia!
Quelle ustioni le sentiamo sui nostri corpi!
Melissa vive nel sorriso di tutti i ragazzi delle scuole, Melissa vive nel sorriso di questi ragazzi di Palma!
La scuola è sacra! La scuola non si tocca!La scuola è il primo presidio di legalità e di democrazia. La scuola custodisce il nostro tesoro più prezioso: i nostri giovani.
La scuola è e deve restare il luogo più sicuro, dove si costruisce il futuro di un Paese intero.
Nel nostro P.O.F. , quello di una scuola ubicata in area a forte rischio di mafia , dove si realizzano spot contro la criminalità,  si legge “La scuola assicura uno tra i più importanti diritti sanciti dalla Costituzione del nostro Paese, il diritto all’istruzione.
Ciascun di noi, in un lavoro di squadra organizzato, si impegna affinché il bambino di cui oggi si prende cura possa diventare il futuro cittadino europeo non solo capace di saper interpretare la realtà che lo circonda, ma di interagire positivamente donando un contributo che possa spingere al cambiamento  positivo ed al miglioramento l’intera società”.
I ragazzi in questo momento di incertezza cercano certezze.
Dai loro professori, maestri di vita, aspettano delle risposte.
In queste ore  i giornalisti  cambiano i titoli parlano di criminalità organizzata, di mafia, di terrorismo, del gesto isolato di un folle, poi di  ricambiano.
Le varie ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.
Il maestro questa volta non ha la soluzione del problema a pag. 19.
No! Ha solo dentro di sé un forte sentimento di tristezza, però saprà ascoltare i suoi studenti, dedicherà tempo all’ascolto, anche dei silenzi che gridano più di mille parole.
Il primo assioma  della comunicazione definito da  Paul Watzlawick dice che è impossibile  non comunicare: qualsiasi interazione umana è una forma di comunicazione. Qualunque atteggiamento assunto da un individuo,  diventa immediatamente portatore di significato per gli altri.
Oggi studente e professore rifletteranno insieme sull’importanza dello studio serio per migliorare la società,
sull’uso della parola,
sull’uso della penna,
sull’imparare parlando a fare la pace,
sulla violenza che è il linguaggio dei vigliacchi,
sulla frase “un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”
sulla frase di  A. Caponnetto "La mafia teme più la scuola della giustizia. L'istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa"
sulla frase di G. Falcone "La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni."
sulla frase del ministro Profumo “i terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e non di forza di chi li ha compiuti” .
Rifletteranno per crescere umanamente insieme per dare onore alla scuola italiana che deve formare cittadini attivi e responsabili che sappiano impersonare gli ideali di legalità, giustizia, tolleranza  e solidarietà.
E' stata colpita tutta la Scuola italiana e non solo l'Istituto "Morvillo-Falcone" di Brindisi, quindi la scuola  deve far uscire fuori  il meglio  di  sé, la scuola deve volare alto!
Vi invito a reagire tutti insieme con forza sicuri che nessuno potrà mai fermare il fiume in piena dei nostri progetti, nessuno potrà mai scalfire la forza delle nostre parole e dei nostri sogni.
Palma, 21 maggio 2012

Il Dirigente Scolastico
f.to Laura Carmen Sanfilippo

"Non c'è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente"
“…but there is no gate, no lock, no bolt that you can set upon the freedom of my mind.”
(Virginia Woolf, A Room Of One's Own)







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