A Palermo la risposta della scuola ferita
Data: Lunedì, 21 maggio 2012 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Redazione


I ragazzi sindaci della provincia di Catania accolgono le due navi della Legalità  e nel corteo grideranno lo slogan  “Mafia. Neghiamole il consenso. Svanirà come un incubo”. I ventimila  studenti, che parteciperanno mercoledì 23 maggio alla  Giornata della legalità a Palermo nel ricordo    del XX anniversario della strage di Capaci avvenuta  appunto il 23 maggio 1992, nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta, daranno la risposta concreta al vile attentato di Brindisi che ha colpito per la prima volta la scuola e gli studenti, seminando terrore e paura. La scuola, da sempre luogo sicuro e protetto, è stata ferita ed offesa nella sua immagine di palestra di democrazia e luogo di educazione integrale dell’uomo e del cittadino. Colpire la scuola, presidio di legalità,  hanno dichiarato diversi uomini politici, è stato come colpire il cuore della società  ed ora che si vede il cuore colpito si auspica che vengano presi i dovuti provvedimenti  per non farla morire di solitudine.
Il Ministro Francesco Profumo, nell’accorata lettera inviata agli studenti  ha promesso e si è impegnato  “vedrete che non sarete lasciati soli”  “ I terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e d non di forza di chi li ha colpiti”
Non possiamo cedere alla paura e  chiuderci nel guscio dell’indifferenza.
La  programmata presenza nell’aula Bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo  del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro dell’Istruzione  Francesco Profumo insieme ai mille studenti  di  160 scuole d’Italia  e tra questi anche i ragazzi sindaci,  costituirà non solo un evento, ma un impegno corale dello Stato a difesa dei giovani  e della scuola.
Alle due navi della legalità simbolicamente battezzate con i  nomi “Giovanni” e “Paolo”   il prossimo anno si aggiungerà anche la nave intitolata a “Melissa” , vittima innocente di una tragedia  che  non ha precedenti.
La carovana della legalità marcia per le vie delle città e scuote le coscienze, perché a parlare sono i testimoni, i figli delle vittime colpite dalla mafia e della malavita organizzata che porta un nome che non ha  nulla di “sacro” e non è certamente una “corona” degna del nostro Paese.
L’invito a “Reagire”, più volte ripetuto in queste ore non può restare legato all’emozione del momento, ma comincia appunto da lunedì, quando si torna a scuola ed in classe si parla della tragedia di Brindisi e si  ricorda la cara Melissa Bassi, piccolo fiore spezzato e calpestato dalla malvagità di chi intende seminare terrore e morte.
Il grido “Le scuole non si toccano”, “I ragazzi non si toccano” risuonerà forte per le vie di Palermo, non come semplice  slogan, ma come urlo di rabbia e  decisa risposta a quei vigliacchi che hanno offeso la scuola e spezzato delle giovani vite.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it


Hanno aderito alla manifestazione del 23 maggio a Palermo, promossa dalla delegazione provinciale  dei Consigli Comunali dei Ragazzi   le scuole:
“Parini” e “Brancati” di Catania; “Pluchinotta” di Sant’Agata Li Battiati ; “Fermi” di  San Giovanni La Punta; “Manzoni” di Santa Venerina; “Don Milani “ di Lineri Misterbianco,  “D’Annunzio”   di Motta S.Anastasia; “Giovanni Paolo II” di Piano Tavola; “ Martoglio” e “Teresa di Calcutta” di Belpasso  ed il  II Circolo didattico di Scordia.





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