La protesta degli insegnanti, No alla scuola quiz
Data: Giovedì, 17 maggio 2012 ore 09:51:25 CEST Argomento: Rassegna stampa
Firenze,
16 maggio 2012 - “Il governo trascura la scuola, toglie
risorse e autonomia, poi pretende di giudicare il lavoro degli
insegnanti con un quiz”. Tuona il ‘no’ alle prove Invalsi sotto le
finestre della prefettura di Firenze, in un coro formato da docenti,
studenti e genitori aderenti alla rete delle scuole fiorentine. La
protesta di questa mattina è stata guidata dai Cobas, in prima
linea nella lotta ai quiz somministrati dall’ente ministeriale Invalsi
(dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema
dell'istruzione). E proprie oggi le prove a crocette erano in
programma alle superiori, dove non sono mancati boicottaggi.
Il picco della protesta studentesca c’è stato al liceo scientifico
Leonardo Da Vinci dove, in base ad una prima stima fatta dalla preside
Donatella Frilli, il 20% degli studenti ha consegnato il compito in
bianco. “Si tratta solo di un sommario conteggio – mette in chiaro la
dirigente -. Dopo la correzione potremo essere più precisi. Invece,
nelle classi-campione scelte dal Miur si è svolto tutto regolarmente”.
“Sostanzialmente” tutto liscio all’Itis Da Vinci dove, come fa sapere
il preside Giacomo D’Agostino, “i test sono stati fatti in tutte le
classi, dove però abbiamo registrato un alto numero di assenti. In una
classe, poi, quasi tutti i ragazzi hanno consegnato il compito in
bianco”.
Nessun problema invece all’Itt Marco Polo e allo scientifico Rodolico,
dove però qualche prof che ha deciso di scioperare, come al liceo
classico Michelangelo. Nessun problema all’Itis Meucci, al classico
Galileo e al liceo
Machiavelli-Capponi. Davanti alla prefettura, invece, circa 50 persone,
tra insegnanti e ragazzi, hanno tirato fuori striscioni e megafono.
Valerio Cai, professore e rappresentante di Noi scuola, ha definito gli
Invalsi
dequalificanti e insensati in una scuola così disastrata. “Prima
tagliano i fondi e poi ci chiedono più qualità – spiega il prof Flavio
Coppola, rsu Cobas - . In tre anni sono stati sforbiciati 8 miliardi
alla scuola e 157 mila posti di lavoro”. I quiz riguardano conoscenze
di base di italiano e matematica, ma anche aspetti sociali della vita
privata dello studente. “E’ una farsa a crocette tipo settimana
enigmistica”, si legge nel comunicato del sindacato di base, che
sostiene anche la battaglia contro una ‘scuola-azienda’. L’indice dei
Cobas è diretto contro la riforma degli organi collegiali, il disegno
di legge Aprea. La proposta, adesso in commissione, prospetta la
sostituzione del consiglio d’istituto con un consiglio dell’autonomia,
dove diminuisce la
rappresentanza di docenti e studenti e subentrano rappresentanti
esterni privati.
Laura Tabegna –
Elettra Gullè
Lanazione.it
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