Autonomia da salvare
Data: Mercoledì, 16 maggio 2012 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Redazione


E’ trascorsa con un giorno di riposo scolastico (tranne che per il personale ATA)  la giornata dell’Autonomia siciliana. Il 66 compleanno della Ragione Siciliana, in ricordo della firma dello Stato Regionale ha regalato agli studenti e ai docenti un giorno di riposo. In qualche Istituto lodevolmente è stato ricordato l’evento nei giorni precedenti, ma si legge su “La Sicilia” di oggi (15 maggio)   che questo è stato il peggiore compleanno. I telegiornali regionali e la stampa locale hanno dato notizie sul processo che coinvolge il Presidente della Regione  e pagine intere sono dedicate alla crisi politica  in vista delle prossime e imminenti elezioni regionali. A 66 anni si comincia a pensare alla pensione e facendo un bilancio degli anni passati si verifica di aver sprecato tante buone occasioni, quando i tempi e le risorse consentivano di essere competitivi ed innovativi.
La scuola siciliana sarebbe potuta diventare eccellente, se solo si fossero messo in atto le molteplici  opportunità innovative proposte e realizzate nelle singole scuole ed invece di autonomo c’è stato solo il calendario scolastico che non veniva neanche rispettato,  ed ancora oggi si attende la Legge  regionale sul Diritto allo studio, come confermano le proteste per il mancato avvio dei corsi di formazione professionale, affidati alla peculiare competenza della Regione.
La bandiera dell’autonomia regionale che vantava diritti e privilegi anche per l’organizzazione scolastica, con il recente piano di dimensionamento che lascia senza dirigente tante scuole, (autonome solo sulla carta)  non fa certamente onore alla nostra Terra ricca di storia e di cultura  e ai nostri Padri che ci hanno regalato un tesoro prezioso, che in questi anni è stato custodito in bacheca e dell’autonomia regionale sono rimasti i non tanto “onorevoli” parlamentari regionali, spesso coinvolti in faccende poco onorevoli e non per  certamente il bene comune e lo sviluppo della Sicilia.
Oggi riprendono le lezioni e mentre ci si accinge alla chiusura dell’anno scolastico, tanto bersagliato dalla crisi economica, dai tagli, dal riordino della rete scolastica, si lancia un messaggio di speranza per una Sicilia da ricostruire  nello spirito dei Padri dell’autonomia, che non può diventare idea o bandiera solo di una parte o di un partito.
Valorizzare la nostra Terra, i nostri beni culturali mediante il turismo, le nostre risorse e le aziende produttive di petrolio favorendo anche il beneficio di un minor costo per la benzina in Sicilia.
Creare posti di lavoro ed una vera  cultura del lavoro attivo e produttivo e non soltanto del “posto”
 Progettare l’identità regionale da formare nelle giovani generazioni mediante lo studio della storia, lingua e tradizioni della nostra terra  di Sicilia, costituiscono alcuni degli impegni e delle azioni da metter in atto.
E’ questo  un dovere  che gli adulti, genitori educatori e cittadini, hanno nei confronti della Sicilia giovane,  che merita di costruirsi una vita.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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