A tutti i docenti di sostegno, in difesa del proprio posto e della qualità del sostegno nella scuola
Data: Mercoledì, 16 maggio 2012 ore 07:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Lettere in redazione
Ill. mo Ministro della Pubblica Istruzione, faccio parte di quelle
decine di migliaia docenti di sostegno precari che da molti anni
lavorano con i ragazzi disabili con professionalità e dedizione. Le
scrivo in merito al decreto direttoriale n° 7 del 16.4.2012 concernente
i corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per
le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero. Noi
docenti di sostegno specializzati non siamo stati obbligati a scegliere
questa specializzazione, ne tantomeno ci è stata data in regalo la
specializzazione. La qualità del nostro lavoro è frutto di anni ed anni
di esperienza, sacrifici e di spese. Negli anni, per essere sempre più
competenti e aggiornati, abbiamo frequentato master, corsi di
aggiornamento, partecipato a convegni e tutto pagato di tasca nostra.
Oggi non possiamo credere che tutto quello che abbiamo fatto non conti
più niente.
Avete declamato ai quattro venti la necessità avere più qualità e
professionalità nella scuola; “MERITOCRAZIA” avete chiesto, ma in
realtà cosa significa per voi questa parola?
E’ “MERITOCRAZIA” sostituire docenti con una specializzazione
Universitaria biennale (la maggior parte senza corsi online), con
docenti, per carità, validi nel loro profilo lavorativo ma
costretti a cambiare tipo di lavoro e specializzati da “reti di
convenzione” senza esperienza di disabilità?
E’ “MERITOCRAZIA” buttare alle ortiche decine di anni di esperienza
professionalità, formazione, aggiornamenti su nuove didattiche, sulle
nuove documentazioni, nuove tipologie di handicap?
Ma se ad essere esuberati fossero i docenti di sostegno, avreste fatto
un percorso identico per riconvertire i nostri titoli in docenti di
laboratorio? E con quali prospettive di risultati avreste utilizzato,
poniamo ad esempio, un docente laureato in matematica con titolo di
sostegno, come insegnante tecnico pratico di esercitazioni edili (C430)?
Sig. Ministro, quello che ci sconcerta è il suo assoluto silenzio sullo
smantellamento del sistema qualitativo di integrazione degli alunni
diversamente abili, fiore all’occhiello della scuola Italiana nel
Mondo, per passare ad un sistema di “babysitteraggio personale” (tanto
per non dare disturbo nelle classi agli alunni normo-dotati), da
affidare a tutti coloro che sono perdenti posto e forse, in un prossimo
futuro, come lavoro socialmente utile per cassaintegrati (con tutto il
rispetto e la solidarietà dovute a queste persone).
Sig. Ministro, ci dia delle risposte concrete e coerenti, degne di un
Ministro della Pubblica Istruzione che capisce la grave situazione a
cui si sta andando incontro. Anche perché di risposte da arrampicatori
di specchi ne abbiamo già avute veramente tante, tante…..troppe.
Prof.
Giuseppe Crisà, docente di sostegno precario
giuseppe.crisa@istruzione.it
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