Gli ostacoli nel cammino quotidiano
Data: Mercoledì, 16 maggio 2012 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Gli ostacoli nel cammino quotidianoNella vita di ogni giorno, nell’antagonismo individuale, nel progresso economico e sociale, l’uomo è sempre spinto ad andare avanti, nonostante tutte le avversità che vi sono in questo mondo. Gli “ostacoli”, che ogni individuo deve affrontare, sono più o meno lievi, più o meno irti, più o meno pericolosi. Si è soliti sentire dire, “io per  arrivare ad essere quello che sono, ho dovuto affrontare tanti ostacoli, ho dovuto fare tante esperienze”. Gli antichi latini “decifravano” la parola “ostacolo” da: OS – TAKOLO  (io ostacolo), ostaculum, da ostare, cioè stare davanti, opporsi. Quindi, possiamo dire che l’ostacolo è tutto ciò che intralcia o costituisce impedimento, nel lavoro, nella vita familiare, nella crescita individuale. Nel lavoro, i contrasti, le difficoltà, costituiscono una situazione di normalità, cioè ogni giorno bisogna conquistarsi “qualche cosa”.
Nella vita familiare, cioè nella cerchia ristretta di casa propria, bisogna affrontare lo scetticismo, la sottovalutazione degli altri, per dimostrare che anche noi siamo capaci di raggiungere “qualche obiettivo”.
Nella crescita individuale, per arrivare al raggiungimento di “qualche meta”, bisogna che personalmente cresciamo e ci adoperiamo per questo scopo.
In ogni azione dell’uomo e della donna, vi sono degli ostacoli, cioè tutte quelle contro azioni che, volutamente o involontariamente, si mettono in moto per impedire la realizzazione o il raggiungimento di “qualche cosa”.
Per raggiungere “qualsiasi cosa”, dunque, bisogna affrontare e superare degli ostacoli.
Gli ostacoli nel cammino quotidiano vanno in questa logica, cioè sono pronti a far sì che la persona venga “sviata” per non farla arrivare al raggiungimento di “qualche cosa”.
A tale scopo, secondo me, bisogna che osserviamo (mettiamo in pratica) quattro principi fondamentali: Deporre ogni peso, ogni ansietà, senza scoraggiarsi di fronte alle avversità; non partire già sconfitti prima che iniziamo, cioè “non mettiamo il carro davanti ai buoi”.
Una volta iniziata “la corsa”, non dobbiamo farci “sviare” da nessuna distrazione che ci porta fuori dagli obiettivi desiderati.
Correre con perseveranza la “gara” che ci è posta davanti. Perseveranza, cioè costanza, fermezza, affinché possiamo (e dobbiamo) vincere ogni avversità, ogni ostacolo.
Fissare lo sguardo “verso la meta” da raggiungere.
Questi quattro principi fondamentali, per abbattere gli ostacoli, sono scritti nella Epistola (lettera) agli Ebrei, al Capitolo 12, nei versetti 1 e 2.
Le sacre scritture, naturalmente, si riferiscono non solo “al cammino di questa vita”, ma anche, e soprattutto, al cammino spirituale di chi è credente, di chi è esortato a combattere, ad essere determinato per raggiungere la “meta”, per conquistare “qualche cosa”, fissando lo sguardo su Gesù Cristo.

Giuseppe Scaravilli
giuseppescaravilli@tiscali.it





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