Il
bambino di vetro di Fabrizio Silei, premio Andersen 2012
Il mondo guardato da una finestra, una vita immaginata, “delegata”,
affidata ai corpi degli altri. Perché il suo di corpo, quello del
piccolo Pino, è troppo fragile e delicato per affrontare le fatiche
fisiche, i giochi e le corse sfrenate che di solito scandiscono le
giornate di un bambino di dieci anni. Pino ha le ossa di vetro ma un
cervello che funziona benissimo ed è capace di imparare quella
normalità che il destino gli ha negato semplicemente guardando i suoi
coetanei, i ragazzini del quartiere che si danno appuntamento per
strada e che lui osserva dalla finestra della camera da letto.
Può solo guardarli dalla finestra e immaginarsi di essere lì con
loro. La sua vita nella grande villa procede monotona fra le lezioni
del suo precettore, la lettura di romanzi d’avventura e l’osservazione
dei ragazzi che giocano nella piazza. Un giorno però la grassa signora
Eloisa gli regala uno strano quaderno perché possa annotarci i suoi
segreti accompagnandoli con i suoi prodigiosi disegni. Pino inizia a
scrivere un segreto dopo l’altro e scrivendo racconta la sua vita di
bambino fragile ed iperprotetto, il rapporto con i genitori, le sue
rabbie e le sue paure. C'è anche Marco, tra tutti, diventa il punto di
riferimento, l’eroe di ogni
fantasia, il protagonista di avventure tanto desiderate quanto
annientate dalle paure dei genitori e della nonna, in perenne
apprensione per la salute di Pino.
Riflessioni, racconti, sfoghi e
speranze di un bambino così particolare vengono affidati, come nelle
novelle di un tempo, alle pagine di un diario regalato da una vecchia
signora: un quaderno con la copertina imbottita, fasciato di seta
d’Oriente col disegno di un grande drago rosso circondato da nuvole
dorate. Un involucro pregiato e perfetto per custodire dei piccoli
segreti
Fabrizio Silei con questo libro conferma, di essere una delle
voci più alte della nuova narrativa italiana per l'infanzia.
Per un racconto dal tono fermo, delicato, avvincente e serrato ma
aperto alla riflessione sui grandi temi, dall'amicizia ai contrasti
sociali, alla diversità.
Il bel racconto di Fabrizio Silei è illustrato dai bellissimi
disegni di Marco Somà
Giuseppina Rasà