L'uomo non è un burattino
Data: Giovedì, 10 maggio 2012 ore 07:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Se l’uomo fosse un burattino in balia dei propri  appetiti, sarebbe una bestia piuttosto che un essere razionale- Per fortuna egli è un animale che sa controllare  gli impulsi istintivi: è la cultura dell’umanesimo  cristiano che lo salva, rendendolo capace di interagire con i suoi simili in forza della sua intelligenza e  della civiltà della parola” aperta” al dialogo,  e  sensibile all’ascolto delle ragioni dell’altro.  Si direbbe che l’uomo   si ritrova e si scopre tutto  nelle le sue azioni  consapevoli e volontarie .Come scrive L. von Mises : “ In principio c’era l’atto[…] Il concetto di uomo è soprattutto il concetto di un essere che agisce;… di un essere che  aggiusta il suo comportamento deliberatamente”, in modo  “cosciente e responsabile”. Ciò non significa  che l’uomo non possa sbagliare . Errare – si sa - è umano. Ma gli sbagli sono sempre “personali”, cioè imputabili all’ “azione individuale “, non si possono demandare alla società, poiché “la società – afferma sempre L. von Mises-  non esiste  che nelle azioni degli individui”.
Cultura dell’umanesimo cristiano – dicevamo -,  perché è stato proprio questo a privilegiare al massimo  il valore della coscienza degli individui. Come anche a gettare i semi dell’umanitarismo , della libertà e della uguaglianza fra gli uomini , che fruttificheranno  alcuni secoli più tardi, mutatis mutandis.

Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com





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