Le segreterie sindacali fanno presente che il documento è stato sottoscritto «da tutte le sigle sindacali tranne la Cgil» e rilevano che «nonostante avessero salutato favorevolmente l'arrivo di Diego Bouchè, quale direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale», «non è cambiato niente».
«Avevamo salutato con soddisfazione la nomina del dottor Diego Bouchè quale responsabile della Direzione Scolastica Regionale della Campania scrivono con la speranza che un dirigente tecnico (ex
ispettore tecnico periferico), conoscendo le problematiche del mondo della scuola e di quello amministrativo, potesse dare una svolta organizzativa a un Ufficio che da tempo vive gravi difficoltà legate in parte ai tagli ai fondi della scuola è in parte alla riduzione del personale amministrativo».
«A distanza di 15 mesi e dopo una collaborazione completa avuta dal personale, dalle organizzazioni sindacali e dalle Rsu si legge ancora non è cambiato nulla».
E questo, spiegano nel documento diretto al ministro, nonostante la «richiesta di unificazione delle sedi di via San Giovanni in Corte e via Ponte delle Maddalena per la riduzione dei costi» che ammontano, fanno sapere, a «600mila euro l'anno tra affitto e spese di gestione» e «l'esigenza di una rimodulazione
degli Uffici con la rotazione dei dirigenti e del personale». A loro avviso, scrivono, in questo modo
«viene mortificata la scuola campana e il personale dell'Ufficio scolastico regionale». «Il cambiamento della
scuola non può avvenire soltanto attraverso tagli agli organici del personale docente ed Ata, ai fondi delle
istituzioni scolastiche e con il turn over nella Pubblica Amministrazione sottolineano Il cambiamento richiede un'azione amministrativa trasparente, responsabile ed efficace, che può essere affrontato solo da una classe dirigente motivata, in grado di valorizzare le risorse interne e rispondere alle richieste dell'utenza».
«Cosa che concludono sembra  mancare alla Direzione Scolastica per la Campania».