I disabili dell’ANIDA sfrattati dal Comune!
Data: Martedì, 08 maggio 2012 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Associazioni


Tutta la mobilitazione messa in atto non è servita a far desistere Luigi de Magistris dall’eseguire lo sfratto dei locali di Piazza Cavour, fino a stamattina sede della Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abile. Non sono servite le riunioni, le documentazioni esibite, le richieste di sospendere lo sfratto deciso senza nessuna motivazione. Il Comune, con una azione arrogante, violenta, decisa da tempo ed eseguita all’alba, nella tradizione dei peggiori paesi retti da una dittatura antidemocratica, ha portato a termine lo sfratto senza nemmeno attendere la sentenza del giudizio in atto tra la Romeo e l’ANIDA. Da un ex Sostituto della Repubblica come è stato il nostro sindaco, ci saremmo aspettati un comportamento più rispettoso della legge e del diritto.
L’arroganza dei vigili, il modo incivile di trattare le persone, il sistema usato per lo sfratto, il modo in cui sono state ammassati i pochi mobili della associazione, i documenti sparsi alla rinfusa e gli striscioni e le bandiere della associazioni strappati e calpestati, hanno dimostrato che per il Sindaco tutti coloro che si oppongono ad una sua decisione sono dei delinquenti e non dei cittadini. Il Presidente dell’ANIDA, Giuseppe Sannino si chiede: “Ma che abbiamo fatto di male per essere trattati così? Pensavo che le buone ragioni della Associazione sarebbero state comprese dalla Giunta e dai dirigenti del Comune. Pensavo che il buon senso avrebbe prevalso, invece non c’è stato niente da fare!”.

Lo sgomento del presidente è veramente grande: “Mi sono accorto che era in atto lo sfratto, solo questa mattina, quando, come al solito sono passato per Piazza Cavour per recarmi al lavoro! Non hanno nemmeno ritenuto necessario avvisarmi, ci hanno trattati come dei ladri e degli abusivi. Una vergogna, sono stato fatto oggetto anche di provocazioni personali da parte dei vigili urbani, che forse speravano in una mia reazione inconsulta per giustificare colluttazioni che invece non ci sono state! Siamo persone perbene, se volevano le chiavi bastava avvisarmi per tempo e le avrebbero avute!”

E’ veramente amareggiato Sannino, mentre mostra a tutti la lettera di convocazione dell’Assessore Regionale Nappi, per il progetto “DIVERSAMENTE MODA”, appuntamento costruito insieme dall’ANIDA ed il Comune di Napoli, per il lavoro ai disabili.

“Non capisco questo comportamento schizofrenico del Comune!” Continua Sannino: “Perché tanto accanimento per questo sfratto? Perché una Associazione di disabili, che sta lavorando con il Comune, non può essere ospitata nei locali di proprietà dell’Ente? E’ tanto urgente la necessità di quei locali da mandare la forza pubblica per sfrattarli?”

“Quello che mi dispiace è che in questa vicenda nessuna forza di sinistra ha ritenuto di condividere le nostre ragioni, i disabili non interessano ne la maggioranza del Consiglio Comunale, ne la Giunta! Assurdo!” Non c’è rassegnazione nelle parole del presidente e negli sguardi delusi dei suoi associati, la lotta non ha mai fatto paura - conclude Giuseppe Sannino - l’Anida non si arrenderà tanto facilmente, la dignità dei disabili non può essere calpestata in questo modo tanto violento, quanto ingiustificato”.

Anidaonlus.it





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