Prof, torna l'obiettivo assunzione e oltre 200mila inziano a sperare
Data: Martedì, 08 maggio 2012 ore 06:22:44 CEST Argomento: Rassegna stampa
Incontro del ministro
Profumo con i sindacati e l'annuncio della disponibilità di circa
20mila cattedre. Con concorso, ma riconoscendo chi già insegna a tempo
pieno. I rappresentanti scuola: "Decidere subito sui modi d'ingresso".
Comincia a prendere forma il nuovo reclutamento targato Profumo.
Venerdì scorso, i tecnici del ministero dell'Istruzione hanno
illustrato ai sindacati della scuola l'ipotesi di reclutamento messo in
piedi dopo la riforma Gelmini. E oggi il ministro Francesco Profumo ha
confermato, in una intervista al Corriere della Sera, che occorre
sbloccare la partita del reclutamento. "E' positivo che si sia
cominciato a parlare - dichiara Francesco Scrima,
segretario generale della Cisl scuola - di concorsi e che
si voglia riconoscere il lavoro di migliaia di insegnanti che
hanno lavorato e servito la scuola pubblica in questi anni anche senza
abilitazione". "L'importante - continua Massimo Di Menna,
della Uil scuola - è che il tutto venga formalizzato al più
presto con un provvedimento del governo o del ministro stesso e che
l'eventuale bando per un concorso esca prima delle prove del Tfa". La
questione del reclutamento nella scuola è una specie di bomba ad
orologeria, perché in questo momento di crisi, in cui la disoccupazione
cresce a ritmi incalzanti e la piaga dei suicidi sta funestando il
Paese, riuscire ad acciuffare un posto fisso è una specie di miraggio.
Anche nella scuola. Alla partita sono interessati i 230 mila precari,
ormai storici, delle graduatorie ad esaurimento, i circa 10 mila
"invisibili", che hanno insegnato senza abilitazione e tutti i laureati
che concorreranno alle selezioni per i Tirocini formativi attivi, i
Tfa. Ma andiamo con ordine e facciamo un passo indietro. La riforma
della Formazione iniziale varata dal precedente governo prevede che in
futuro per insegnare occorre conseguire innanzitutto una laurea
quinquennale. Soltanto dopo i docenti della scuola media e superiore
potranno partecipare al Tfa e conseguire l'abilitazione. Ma prima che
si abbiano i nuovi laureati secondo il modello Gelmini passeranno
almeno 5 anni. Nella fase transitoria, il ministero ha stabilito che i
possessori di una laurea che dava l'accesso al concorso secondo le
modalità stabilite da un decreto del 1998, potranno partecipare ad una
selezione a numero chiuso per accedere ad un Tfa di un anno. E dopo un
esame finale acquisiranno l'abilitazione all'insegnamento. Per l'anno
accademico 2012/2013 sono stati messi in palio 4.275 posti per
insegnare alla scuola media e 15.792 posti per la scuola superiore.
Durante l'incontro di due giorni fa a viale Trastevere, i tecnici del
ministero hanno illustrato un meccanismo di reclutamento che procede su
un doppio binario. Il primo dovrebbe essere destinato a coloro che
hanno insegnato senza abilitazione per almeno tre anni (o 360 giorni
effettivi). Questi ultimi non hanno infatti nessuna intenzione di
partecipare ai test di ammissione ai Tfa previsti dal ministero a
luglio, in quanto hanno già fatto esperienza sul campo. E il ministero
sembra intenzionato a valutare la possibilità di ammetterli al corso
per i Tfa di un anno "fuori quota". Il secondo passo è bandire un
concorso a posti, riservato a tutti gli abilitati. Ma per quanti posti?
Attualmente, tra pensionamenti e tagli, sono disponibili 24 mila
cattedre e il piano triennale di assunzioni varato nel 2011 prevede di
assegnarle tutte. Di queste, tuttavia, metà - 12 mila
circa - andranno ai 230 mila precari iscritti nelle
graduatorie provinciali. Una quota imprecisata andrà a coloro che hanno
vinto i concorsi, del 1999 o precedenti, ma che non sono stato ancora
assunti. E la restante parte sarebbe disponibile per coloro che si
abilitassero secondo la procedura riservata ipotizzata dai tecnici
ministeriali, i "fuori quota", e ai neolaureati che conquisteranno un
posto per accedere al Tfa. A questi ultimi andrebbero anche i posti
disponibili nelle province dove ci sono le graduatorie dei precari
"esaurite". A conti fatti, non moltissimi posti perché i precari sono
ancora tantissimi. Ma non solo. I 4.275 posti dei Tfa per la scuola
media, secondo i bene informati, sarebbero in effetti un numero
congruo: coloro che dovessero superare tutte le prove, l'anno
prossimo - nel 2013/2014 - potrebbero quindi
trovare davvero un posto libero. Mentre i posti per la scuola
superiore - 15.792 - sembrano ai più una
quota piuttosto "esagerata" e rischiano di formare nuovo precariato.
Sta di fatto che i quasi 16 mila studenti che seguiranno i corsi per i
Tfa assicureranno un introito inaspettato agli atenei: la sola
partecipazione ai quiz costa da 100 a 150 euro, mentre il corso da
2.300 a 3 mila euro.
Salvo Intravaia
www.repubblica.it
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