Le Rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti INVALSI rientrano nelle attività ordinarie, che la scuola deve svolgere
Data: Lunedì, 07 maggio 2012 ore 19:55:23 CEST
Argomento: Ufficio Scolastico Regionale


 

 

Prot. AOODRSA.REG.UFF. n. 6906

 

 

 

Cagliari, 27.04.2012

 

 

Ai Dirigenti scolastici

 

 

delle Istituzioni scolastiche

 

 

della Sardegna

 

Prot. AOODRSA.REG.UFF. n. 6906

 

Cagliari, 27.04.2012

Oggetto: Rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti

Con la scuola dell'autonomia, la valutazione assume significati diversi ed è svolta da una pluralità di soggetti. La competenza su di essa, infatti, è in parte attribuita al MIUR, in parte attribuita direttamente alle istituzioni scolastiche, in parte attribuita all'INVALSI.
Per iniziativa e proposta del MIUR, cui compete stabilire gli indirizzi generali, è stato emanato il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 e cioè il Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia. Alle istituzioni scolastiche, in forza del D.P.R. 275/99, spetta individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche in relazione agli obiettivi prefissati. Spetta, cioè, alla scuola autonoma la valutazione degli apprendimenti degli alunni e la valutazione interna di istituto. All'INVALSI è stata, invece, attribuita dal Decreto Legislativo 19 novembre 2004 n. 286, e successive integrazioni e modificazioni, la valutazione esterna, finalizzata a valutare il sistema scolastico nel suo insieme e in quale misura le scuole contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi più generali definiti a livello di sistema. Le rilevazioni Invalsi consentono di fare valutazioni a livello di territorio e di singole scuole, offrendo a ciascuna Istituzione la possibilità di rapportare i propri risultati con quelli delle altre scuole.
Nell'ottica di una scuola intesa come organizzazione responsabile, sottoposta a trasparenza e a rendicontazione, ma anche di una scuola in grado di gestire la propria autonomia progettuale, partendo dall’analisi della situazione reale, la collaborazione fra il MIUR,  le Scuole autonome e l’INVALSI deve avvenire nello spirito della più ampia disponibilità, così che a ciascuno sia permesso di realizzare la valutazione di propria competenza.
Ultimamente il decreto-legge 9 febbraio 2012 n. 5, convertito in legge dalla L. n. 35 del 4 aprile 2012, ha modificato il quadro normativo, dando ulteriore rilievo all'INVALSI e sottolineandone l'importanza del compito, mediante una più precisa definizione dell'azione, a cui la scuola è chiamata, per superare qualche atteggiamento oppositivo realizzatosi nel recente passato. Tale legge, infatti, definisce e qualifica come "attività ordinaria" la partecipazione delle istituzioni scolastiche alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti. Dalla lettura del comma 2 dell'art. 51 si evince in modo inequivocabile che le verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, che, di norma, interessano la classe seconda e quinta della scuola primaria, la prima e terza classe della scuola secondaria di I grado e la seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonché altre rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole, rientrano nelle attività ordinarie, che la scuola deve svolgere. La nuova definizione pone le attività, a cui la scuola è chiamata in relazione alle azioni citate, fra quelle descritte dall'art. 29 del CCNL vigente.
La presente nota è diramata al fine di fugare eventuali dubbi circa l’obbligatorietà della partecipazione delle scuole alle operazioni riguardanti le Rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti che l'INVALSI condurrà nelle classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e di secondo grado, con le modalità e il calendario comunicati alle scuole e pubblicate nel sito web dell'INVALSI.
Si confida nella collaborazione di tutti, affinché le operazioni appena descritte si svolgano nel modo più regolare possibile, evitando tutte le azioni che possano in qualche modo nuocere al buon esito della rilevazione e della valutazione.

 

 

 

IL DIRETTORE GENERALE

 

 

Enrico Tocco

 







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