Appello dei DSGA per il riconoscimento della loro funzione nel nuovo Consiglio di Istituto
Data: Sabato, 05 maggio 2012 ore 13:48:02 CEST
Argomento: Comunicati


Siamo preoccupati per la completa estromissione dal costituendo Consiglio per l’Autonomia di ogni singola scuola del Personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA), ricondotto al ruolo di “non docente”, come avveniva nel passato e per questo, non considerato, non presente, non necessa-rio: viene così meno la rappresentanza di una parte importante di lavoratrici e lavoratori della Scuola che collaborano e contribuiscono ogni giorno fattivamente al successo scolastico, come accade per gli Assistenti tecnici che operano nei laboratori in stretto collegamento con la didattica, nonché del restante personale che assicura, attraverso i servizi generali e la gestione di tutte le complesse procedure amministrative, il funzionamento della scuole.
Abbiamo, inoltre, grandi perplessità, pur apprezzando la volontà del legislatore di dare ulteriori certezze al funzionamento istituzionale e ordinario della scuole, per la presenza d’ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (Dsga) all’interno del nuovo Consiglio per l’Autonomia senza diritto di voto e con le funzioni di segretario.
Non è chiara la funzione che questa figura direttiva, di alto profilo professionale, deve e può svolgere all’interno dell’Organismo collegiale e chiediamo che sia riconsiderato e precisato il ruolo. Ci permettiamo di ricordare che il Direttore sga non solo collabora a predisporre e firma i bilanci della scuola, le reversali d’incasso e mandati di pagamento assieme e in solido con il Dirigente Scolastico ma è anche funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni.
Se, dunque, la funzione all’interno del Consiglio dell’Autonomia sia riconducibile a quelle di ufficiale rogante, secondo quanto previsto dal D.I. 44 del 1/2/2001, per tutte le procedure negoziali e non, oppure il Direttore sga avrà soltanto il mero compito di segretario-verbalizzatore delle riunioni.
E’ assolutamente necessario che questi aspetti siano definiti in sede legislativa, senza lasciare ai sin-goli statuti/regolamenti l’applicazione della norma che non potrà che generare contenziosi e inter-pretazioni affidate alle singole situazioni.
Nelle scuole, purtroppo, sono già eccessive le “autonome determinazioni” e interpretazioni di norme che si sono sovrapposte negli anni in grande confusione e che sono oggetto di annoso contenzioso anche tra i Direttori dei Servizi e i Dirigenti Scolastici.
Per queste ragioni chiediamo che il testo sulle “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche statali” sia ulteriormente approfondito ed eventualmente modificato e integrato in sede di discussione della 7^ Commissione (Istruzione pubblica).
Per rappresentare le nostre osservazioni e gli orientamenti professionali l’ADIS è a disposizione per eventuali audizioni: il nostro punto di vista sarà quello di una figura tecnica con grandi responsabilità e il contributo che può dare nella ge-stione corretta, funzionale e del buon governo della Pubblica Amministrazione.
Si ringrazia per l’attenzione

On. Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
On. Presidenti delle (VII – 7) Commissioni permanenti della Camera e del Senato

Roma, 20/4/2012 Dott.ssa Maria Rosaria Tomassi - Presidente dell’ADIS
Associazione Nazionale dei Direttori delle Istituzioni Scolastiche.
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