Dirigenze, tagli per 18 presidi. Ma rischiano il posto altri 27
Data: Martedì, 24 aprile 2012 ore 09:54:20 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Avellino- A rischiare ancora sono altri 27 presidi ed altrettanti direttori amministrativi. Ad averci rimesso la cattadra ufficialmente, perchè il Burc della Regione Campania ieri mattina ha emesso il dictat, sono 18 dirigenti scolastici e uno stesso numero di direttori. La chiusura delle scuole "sottodimensionate" irpine, quelle con meno di 500 alunni, riguarderà soprattutto loro, che si ritroveranno a settembre senza l'istituto da dirigere. Docenti, famiglie e alunni saranno colpiti solo in minima parte. Il provvedimento targato Gelmini, che impone alle Regioni il dimensionamento della rete scolastica per tener fede ad esigenze di razionalizzazione della spesa (pena il commissariamento degli enti locali), comporterà, in Irpinia la chiusura di 18 scuole, ma restano altri 27 istituti (ufficialmente sottodimensionati) per i quali il ministero non adoterrà misure alternative per la gestione. In soldoni, alla richiesta di Palazzo Santa Lucia di spalmare su tre anni il taglio delle 45 scuole irpine, non è arrivata ne soluzione ne risposta. Risultato? Legge alla mano il ministero per le restanti 27 scuole non accorpate come richiesto, non manderà in dotazione ne preside ne direttore amministrativo.

L' elenco delle scuole coinvolte nell' operazione lo fornisce la Regione Campania. Ieri mattina la pubblicazione condita anche da qualche novità, maldigerita soprattutto in Valle Ufita dove l’aberghiero di Mirabella viene accorpato a quello di Avellino, invece che a quello di Ariano. «Un provvedimento non contemplato dal piano provinciale - spiega il provveditore Rosa Grano -. Ci è piovuto dal cielo con tutte le sue ricadute, negative, in termini di organici, amministrazione e logistica». Curiosando nell’elenco degli istituti che verranno accorpati ad altri, si scopre che saranno 13 gli istituti comprensivi che nasceranno a settembre dall afusione di 23 tra scuole medie, elementari e asili.

Saranno accorpati, infatti, l’ic “San Domenico” di Calabritto sarà accorpato a l’ic De Sanctis di Capossele. Finisce nella giostra del dimensionamento anche l’ic Dalla Chiesa di Prata P.U. che sarà fuso con quello di Pratola Serra. L’Ic Caggiano di Taurasi sarà accorpato a quello “L. Di Prisco” di Fontanarosa, mentre quello Cillo Palermo di Gesualdo assorbirà le scuole dell’infanzia, medie ed elementari di Villamaina e quelle del Doria di Torella dei Lombardi. L’Ic Doria sempre di Torella dei Lombardi si accorpaal Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, mentre il “Moro” di Vallesaccarda al “Pascoli” di Vallata. Ad Avellino il walzer è articolato: confermata l’accorpamento della “Dante Alighieri” al Sesto Circolo Luigi Perna, mentre la Leonardo Da Vinci sarà accorpata al primo circolo.

A Baiano saranno accorpate, nell’ottica dell’austerity, il Parini e il Giovanni XXIII, mentre a Cervinara sarà creato un nuovo ic dal De Sanctis e la locale direzione didattica. Nuovo istituto comprensivo anche per il comune di Montella, grazie alla fusione del Capone con il Palatucci. Si perde un’autonomia e nasce un nuovo ic dalla fusione del Cassitto di Bonito co nil Guarini di Mirabella Eclano. Stesso procedimento anche per la fusione del De Sanctis di Aquilonia con il De Sanctis di Lacedonia. Per quello che riguarda le superiori ad Avellino l’itg D’Agostino viene accorpato all’Itis Dorso, mentre lo Scoca al Fortunato e all’Amatucci. A Montella l’Ipia al D’Aquino e a Mirabella la sezione staccata dell’alberghiero di Ariano viene accorpata con l’Ipsar di Avellino.

Simonetta Ieppariello
Ottopagine.net





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