Riconversione degli esuberi nel delicatissimo ambito del Sostegno attraverso un corso di formazione dell’ultima ora
Data: Martedì, 24 aprile 2012 ore 07:30:00 CEST Argomento: Associazioni
Il
Comitato per la tutela della 296 esprime un forte disappunto, ma
soprattutto una grave apprensione per quanto sta accadendo in questi
giorni dove, in modo inopportunamente inaspettato, dopo che la
situazione di mesi fa sembrava essere rientrata e quindi pareva
essersi chetata, il
MIUR ha di colpo, al pari di un improvvisato
prestigiatore che cerca di fare uscire un qualche interessante oggetto
dal cappello, ripresentato, per non dire riproposto, nuovamente la
questione della riconversione degli esuberi nel delicatissimo ambito
del Sostegno attraverso un corso di formazione dell’ultima ora (non
osiamo nemmeno porre domande sull’organizzazione e la buona qualità
del medesimo: le risposte sarebbero negativamente scontate!). Lo
scorso gennaio avevamo protestato con una certa determinazione contro
un simile provvedimento che di fatto tratta il Sostegno, con tutto il
mondo di alunni disabili e relative famiglie che ruota attorno ad
esso, al pari di un ricettacolo se non addirittura di un riciclaggio.
Oltre a noi si erano mobilitate anche la varie organizzazioni di
disabili e di famiglie di disabili che esprimevano il proprio profondo
sconcerto per un simile trattamento che di fatto tradisce lo spirito
della 296 la quale prevede personale adeguatamente specializzato e non
“improvvisato” all’ultimo momento. Il MIUR aveva quindi
tranquillizzato tutti, garantendo che una simile disposizione sarebbe
stata ritirata o comunque non sarebbe mai passata. Adesso noi del
Comitato rimaniamo del tutto basiti per lo spettacolo cui stiamo
assistendo contro non solo il buon senso, ma, riteniamo, addirittura
contro lo spirito della nostra stessa Costituzione che vede
oltraggiata la sua massima istituzione: niente di meno che lo stesso
Parlamento! Il 12 aprile 2012, infatti, l’on. Anita Di Giuseppe
dell’IDV presentava un’interpellanza parlamentare in cui si chiedeva
di precisare cosa il governo intendesse fare con gli esuberi nel mondo
della scuola. In tale occasione il Sottosegretario per la Scuola,
l’Università e la Ricerca Rossi Doria specificava e, soprattutto,
garantiva dinanzi al Parlamento e ai vari organi d’informazione dello
Stato:
“Con riferimento ai corsi di riconversione, si precisa che nessun
corso di riconversione professionale sul sostegno è partito, né, per
ora, è stato pianificato.”
Il 19/04/2012 veniamo, però, da talune riviste scolastiche, ad
apprendere che, col Decreto Direttoriale n. 7/2012 pubblicato dal
Ministero praticamente qualche giorno dopo il suddetto intervento in
Parlamento del Sottosegretario Rossi Doria, i docenti in esubero
verranno riconvertiti nel sostegno con un apposito corso di
formazione.
Ci chiediamo come sia possibile, all’interno di una democrazia
europea, che avvengano scenari simili: uno dei rappresentanti
ufficiali di un Ministero da’ in sede parlamentare delle garanzie e
puntualmente, a distanza di pochi giorni, tali garanzie vengono di
fatto tradite e negate dai funzionari dello stesso Ministero!
Ci domandiamo anzi se il Parlamento alias la massima istituzione dello
Stato abbia un qualche valore per il MIUR!
Vorremmo sapere da chi siamo rappresentati o, meglio, governati: se
viviamo in uno stato di anarchia tra istituzioni o dentro
un’organizzazione statale dove i ruoli delle istituzioni vengono
rispettati e si impediscono atteggiamenti che definiamo addirittura
antidemocratici visto che mancano di rispetto al Parlamento stesso!
Invitiamo tutte le forze politiche ed istituzionali a vigilare su un
episodio del genere e, soprattutto, auspichiamo che il MIUR domandi
scusa all’intera cittadinanza per un simile atteggiamento e ritiri
immediatamente un provvedimento che contraddice quanto un suo
Sottosegretario ha affermato in sede parlamentare, rispondendo ad una
precisa interpellanza ed offrendo relative assicurazioni su quanto
questa sollevava.
comitato296.padova@gmail.com
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