Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Imminente un concorso nazionale per i docenti e… nuove sanatorie?
Data: Lunedě, 23 aprile 2012 ore 14:12:36 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il 12 aprile le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro presso il MIUR, durante il quale si è anche parlato di reclutamento. Ciò che traspare dai comunicati sindacali è la richiesta di nuove sanatorie da inserire nel concorso fortemente voluto dal Ministro. A quanto è dato capire, non sarebbe un concorso distinto dall'abilitazione, come giustamente auspicato dal sottosegretario Ugolini, ma il solito concorso abilitante che avrebbe inevitabili strascichi nelle graduatorie ormai “inesauribili”, come è fin troppo facile immaginare.

Si parla di due ipotesi per indire un nuovo concorso:
1^ ipotesi
Dare applicazione alla legge 244/2007, Finanziaria 2008 (ministro P.I. Fioroni), la quale ha previsto all'art. 2 comma 416 l'adozione di un Regolamento per la disciplina sia della formazione iniziale sia del reclutamento del personale docente da attuarsi attraverso concorsi ordinari, con cadenza biennale. Se si applicasse la 244 si dovrebbe dunque procedere alla definizione di un nuovo Regolamento e il concorso dovrebbe essere immediatamente successivo al TFA, soluzione peraltro ineludibile se non si vogliono penalizzare i giovani. Il concorso non potrebbe quindi svolgersi subito e, da questo punto di vista, contrasterebbe con le intenzioni ripetutamente dichiarate dal Ministro di volere espletare il concorso prima della fine del mandato.

2^ ipotesi
Ignorare la 244/2007 e riesumare la legge 124/1999 (siamo il Paese dove “si scopron le tombe, si levano i morti”), che non richiederebbe l'adozione del Regolamento sopracitato. E' comunque evidente (a parte l'esigenza di ulteriori verifiche dal punto di vista strettamente giuridico), che se non si vuole vanificare il TFA, questo concorso dovrebbe essere rivolto solo agli abilitati, e non essere un concorso abilitante, altrimenti su di esso si riverserebbero tutti i potenziali iscritti al TFA. In questo modo però non ci sarebbe la possibilità di fare subito fronte alle graduatorie esaurite che sono quelle che, più di tutte, imporrebbero un tempestivo concorso. Non solo, occorre anche considerare che se si facesse il concorso prima della conclusione del TFA, gli abilitati del TFA dovrebbero aspettare anni prima di un nuovo concorso, perché, come l'esperienza ci insegna, fare concorsi per centinaia di migliaia di aspiranti di numerosissime classi di concorso impegna e blocca l'amministrazione per anni. Capiterebbe allora che gli abilitati tramite TFA, che non hanno potuto partecipare al concorso, nell'attesa premerebbero, et pour cause, per entrare nella graduatoria ad esaurimento che diventerebbe, per l'appunto, inesauribile e il circolo vizioso non si chiuderebbe più.

Le pressioni sindacali e parlamentari per nuovo sanatorie
In questa complicata situazione si inseriscono le pressioni sindacali, ma anche quelle di vari parlamentari, per nuove “sanatorie”, che significa ancora una volta privilegiare l'anzianità e affossare il merito. Si vogliono addirittura riesumare i diplomi di maestra elementare e d'infanzia, che hanno cessato di esistere 15 anni fa nel 1997, e si noti che da allora ci sono stati un concorso ordinario abilitante e varie sanatorie, attraverso le quali queste diplomate avrebbero potuto ampiamente e agevolmente abilitarsi. Che cosa si pretende ancora? Poi ci sono ovviamente i “trecentosessantisti” non abilitati anche loro da sanare, poi gli ITP ecc.. ecc..

Si faccia chiarezza, basta sanatorie e basta rimpolpare le graduatorie ad esaurimento, continuando ad alimentare perversi circoli viziosi!

Adiscuola.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2477399.html