Docenti di sostegno precari: governo e sindacati finalmente trovano la soluzione
Data: Domenica, 22 aprile 2012 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
Non è uno scherzo, sta tutto scritto nel decreto n.7 del 19/04/2012 denominato “Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero – Anno scolastico 2012-2013”. Avete capito bene: Il ministero ha deciso di dare la tanto sospirata soluzione per i docenti soprannumerari e poco importa se invece non dà nessuna soluzione per i docenti di sostegno precari che, tra l’altro, aspettano questa soluzione da decenni. Il gioco è fatto: si toglie il precariato e si “soddisfano” i sindacati che tanto hanno caldeggiato questa sospirata soluzione.
Peccato che oltre ai sindacati (ormai cronicamente contro la soluzione di una parte del precariato scolastico) anche alcune note associazioni che si interessano di disabilità e che, un tempo, credevano nella professionalità del docente di sostegno, si sono schierate silenziosamente a favore di chi, del sostegno vuol fare una congregazione di badanti o dopo-scuolisti infischiandosene sia della tanta sbandierata meritocrazia del docente che del diritto sacrosanto della qualità dell’insegnamento degli alunni diversamente abili. Insomma, l’importante è che il diversamente abile abbia una persona che lo tenga a “bada”, che lo tolga dalla classe per non “disturbare” che gli faccia i compitini da far vedere agli insegnanti.
Sia chiaro: non intendo offendere colleghi che purtroppo si trovano nella situazione di essere soprannumerari, ma non è certamente questa la soluzione per risolvere il loro problema, non sulla pelle di docenti che hanno alle spalle decine di anni di servizio, decine di master, corsi di specializzazione, corsi di formazione e che hanno speso migliaia e migliaia di euro per essere professionali ed efficienti, nel non facile lavoro del docente di sostegno.
Un esempio? Sappiate che questi corsi (interamente pagati dal Miur), in gran parte online, danno diritto a accedere ad una graduatoria di AREA UNICA (già ad un terzo del corso) da dove verranno pescati i futuri docenti di sostegno INDIPENDENTEMENTE DALLA LORO CLASSE DI CONCORSO. Quindi paradossalmente un docente ITP (insegnante tecnico pratico) di “Tecniche Agrarie” che insegna nella scuola secondaria di secondo grado con il solo diploma di Tecnico Agrario, potrebbe essere assegnato ad un alunno disabile con obiettivi minimi che frequenta il quinto anno (maturità) di Liceo Scientifico e con carenze in area scientifica, oppure ad un altro ragazzo di un Liceo Classico con problemi in area Umanistica, ecc.ecc.
Ecco a  cosa si va incontro.
Solo quest’anno sono previsti oltre 10.000 esuberi, docenti che potenzialmente prenderanno il posto di oltre 10.000 docenti di sostegno frequentando un corso di circa 420 ore di cui il 50% online ed il rimanente con frequenza obbligatoria che, se il corsista non riesce a svolgere, dovrà recuperare le ore IN MODALITA’ ONLINE. Questo alla faccia di docenti che si sono dovuti sobbarcare due anni di corso universitario di specializzazione per il sostegno, anche con un totale di 1250 ore TUTTE DI FREQUENZA E OBBLIGATORIE.
Quindi cari colleghi precari, nel ricordarvi che il decreto è stato firmato dal direttore generale CHIAPPETTA (con la IN davanti, il nome si commenta da solo) diamoci una mossa. A giorni (stiamo contattando vari legali) vi saprò dire quali passi legali stiamo approntando per un maxi ricorso che, potrebbe, rivelarsi l’ultima spiaggia per molti di noi.

Prof. Giuseppe Crisà
crisgppe@gmail.com





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