Ieri si è svolta alla Pizzigoni un’assemblea per discutere sui temi «caldi» della scuola catanese.
Data: Venerdì, 20 aprile 2012 ore 21:28:33 CEST
Argomento: Rassegna stampa


formazione A cura della CISL SCUOLA, ieri si è svolta  alla Pizzigoni un’assemblea per discutere sui temi «caldi» della scuola catanese.
Ampliamento del tempo pieno, immissione in ruolo sui posti vacanti, maggiore attenzione per gli alunni disabili, sicurezza degli edifici delle 235 scuole catanesi.

Sono i temi su cui si batterà la rappresentanza sindacale della Cisl Scuola che ieri si è riunita in assemblea nel Circolo didattico «Pizzigoni» per dibattere della contrattazione d’Istituto, occasione di confronto e di tutela degli interessi della scuola e dei lavoratori. Erano presenti Pippo Denaro, segretario generale Cisl Scuola Catania, che ha tenuto la relazione introduttiva, Alfio Giulio, segretario generale della Cisl etnea e Gaetano Marziano, segretario territoriale Cisl con delega alla Scuola. In apertura Denaro, sul rinnovo delle Rsu, si è soffermato sull’ottimo risultato elettorale ottenuto dalla Cisl Scuola, che a livello nazionale ha guadagnato oltre un punto percentuale rispetto alla precedente tornata del 2006. Denaro ha sottolineato ancora il dato positivo partecipativo degli elettori che è stato dell’oltre l’80 per cento, il rafforzamento dei sindacati confederali e la battuta di arresto di tutte le altre sigle. «Riguardo agli attacchi al pubblico impiego e alla scuola – ha sottolineato Denaro – il lavoro pubblico, ben gestito e opportunamente valorizzato, può essere una risorsa decisiva per rilanciare le prospettive di crescita e sviluppo per l’intero Paese. In questi anni difficili, la Cisl ha sempre cercato di puntare ai risultati possibili. Nella scuola, la Cisl è riuscita a ottenere la stabilizzazione di 67mila lavoratori precari». Nei loro interventi, Giulio e Marziano hanno sottolineato l’importanza di investire nella scuola, nell’educazione e nella cultura per creare le basi di uno sviluppo concreto della società italiana e, in particolare, di quella meridionale. «Investimenti – hanno puntualizzato – che vanno di pari passo alla forte riduzione degli sprechi, dell’inefficienza, della cattiva spesa pubblica, degli abnormi costi degli assetti istituzionali e della politica, che vadano nella direzione di salvaguardare, con la riorganizzazione della pubblica amministrazione, la buona spesa pubblica, nei settori dell’istruzione, della sanità, della tutela e dell’assistenza sociale in particolare per la non autosufficienza».
(Da "LaSicilia" del 20 aprile 2012)
 
oliva@nti.it






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2477373.html