Ricorsi: gdl - Graduatorie ad esaurimento 2009-2011 Graduatorie: arriva la prima sentenza sul pettine, in tempi record
Data: Mercoledì, 18 aprile 2012 ore 06:40:00 CEST
Argomento: Sindacati


Iltribunale del lavoro di Milano chiude nel merito la vertenza iniziatadai ricorrenti dell’Anief nel 2009 al Tar Lazio, conferma l’inserimentoa pettine, retrodata l’immissione in ruolo su posti accantonati econdanna il Miur al pagamento di 1.400 euro di spese legali.

Evitata airicorrenti la cancellazione dei gradoni e del trasferimento. Avevaragione l’Anief contro mestieranti azzeccagarbugli, incoltisindacalisti, complici politici. Per i giudici di Milano, è evidenteche il contraddittorio è stato correttamente instaurato già durante ilprocesso amministrativo riassunto ora al giudice del lavoro, come èpalese che la volontà del legislatore dal 1999 ad oggi è di consentire,all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie, il trasferimento da unagraduatoria all’altra. E in tema di assunzione, rimane invalicabile ildovere dell’amministrazione, anche nelle vesti di datore di lavoroprivato, di assumere nel rispetto del principio costituzionale delmerito e della parità di trattamento, come i giudici costituzionalihanno ribadito nella sentenza n. 41/2011. Irrilevanti, ai fini delladecisione, le censure dei contro-interessati e del Miur circa laposizione dei restanti candidati inseriti tra gli ultimi immessi inruolo e i ricorrenti assistiti dagli avvocati Ganci, Miceli, Fusari eGuerinoni. “Finalmente - chiosa il presidente dell’Anief, prof.Marcello Pacifico - si chiude una pagina giuridica già vinta diversianni orsono: dopo la recente conferma dei provvedimenti cautelari ecommissariali avvenuta in quasi tutte le corti territoriali, negliscorsi mesi, in tema di inserimento a pettine dei ricorrenti per viadella riassunzione dei processi avviati tempo addietro, vi è la primasentenza di merito, emanata in tempi record e tanto attesa dal Miur dafargli accantonare 1.500 posti circa, riservati alle immissioni inruolo nella scorsa estate, su richiesta di sindacalisti e politici.Anief lo aveva detto in tutti i modi, invitando l’amministrazione a piùprudenti consigli anche nel recente incontro informale con ilsottosegretario Ugolini: di fronte a una volontà chiara dellegislatore, ad articoli tanto espliciti della Costituzione, a unagiurisprudenza così evidente, era e rimane auspicabile un’azioneconciliativa dell’amministrazione tesa a risolvere subito ilcontenzioso. Ora chiedo al capo dipartimento per la scuola, dott.ssaStellacci, di prendere atto della decisione dei giudici e di evitarenuove condanne per risarcire spese legali e danni subiti che pesanosempre, purtroppo, nelle sole tasche dei cittadini. Meno male cheancora in Italia il diritto non presta ascolto a ciarlatani, sirene oaffaristi ma al semplice buon senso”.

Anief.it







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