ITALIANO regionale: letteraratura, traduzione in Pirandello, D’Arrigo, Consolo, Occhiato del prof. Salvatore Carmelo Trovato
Data: Giovedì, 12 aprile 2012 ore 10:45:00 CEST
Argomento: Redazione


Salvatore C. Trovato è ordinario di Linguistica generale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania. Si occupa particolarmente di lessicografia e lessicologia dialettali, toponomastica, interlinguistica, minoranze linguistiche. La Sicilia è il suo privilegiato campo di osservazione. Per quel che riguarda la lessicografia ha portato a compimento il grande Vocabolario siciliano (5 volumi pubblicati dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 1977-2002) fondato da Giorgio Piccitto e dirige il «Progetto Galloitalici». Nel campo della toponomastica ha pubblicato numerosi contributi, alcuni dei quali raccolti in volume (Saggi di toponomastica nicosiana, Nicosia 1997). Da ricordare anche, tra i suoi saggi, I dialetti galloitalici della Sicilia, contenuto nel «Lexicon der Romanistischen Linguistik», Tübingen 1998 e Sicilia [linguistica], nel volume «I dialetti italiani. Storia Struttura Uso», Torino 2002.
Importante evento culturale alla libreria Cavallotto di Catania, per la presentazione dell’ultima fatica del noto linguista Salvatore Carmelo Trovato che ha presentato in una sala stipata da un grande pubblico di cultori, appassionati e comuni lettori (presenti, anche, importanti firme dell’ateneo) il suo più recente libro “ITALIANO regionale: letteraratura, traduzione in Pirandello, D’Arrigo, Consolo, Occhiato” frutto come ha ricordato la presentatrice prof  Rosalba Galvagno di anni di ricerche e di studio certosino,come si addice a chi si dedica a questa disciplina, rigorosa e difficile.La conferenza, seguita da un pubblico attento e interessato, ha avuto un andamento ora dialogico, ora trattatistico da parte sia dell’autore che da parte della relatrice che con un sapiente gioco tra le parti, alternandosi continuamente hanno cercato in tanti i modi di fare entrare i presenti nel mondo della linguistica e della glottolinguistica. Il prof.re Trovato, ricorda, che il suo libro parla di S. D’Arrigo, L. Pirandello, Consolo e Occhiato, visti sotto l’aspetto di una particolare ottica  che non quello del critico letterario o dell’estetica,ma di quella del linguista particolarmente attento alla relazioni tra gli idiomi e tra gli idiomi e i dialetti.Egli sottolinea l’importanza del linguaggio e delle lingue, ricorda che sono materia viva e che come tali vanno trattate,menziona l’esempio dei grandi maestri nel suo cammino di studi e la necessità  dell’utilizzo di un metodo scientifico che deve bandire in questo tipo di lavoro l’improvvisazione e il pressappochismo. Pressato, anche dalla prof.sa Calcagno, l’autore ricorda l’importanza della ricerca sul campo(contesto linguistico), dell’elaborazione culturale dei contenuti linguistici e il ruolo fondamentale dei contatti diretti e indiretti, quando è stato possibile, con gli stessi scrittori citati che hanno reso ancora più stimolante il suo lavoro. La conferenza è durata a lungo ed è stata, considerati i tanti interventi, molta apprezzata. Particolarmente significativo, per il suo taglio dialettico,quello finale del prof.re Sgroi.

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