Siamo per il valore legale del titolo di studio
Data: Mercoledì, 11 aprile 2012 ore 09:30:00 CEST Argomento: Sindacati
Il titolo di studio
non è un " pezzo di carta" ma un certificato che attesta le conoscenze
e le competenze acquisite durante il corso degli studi. Le forme con
cui viene data certezza pubblica a questo assunto, e garanzia della
qualità della formazione secondo canoni socialmente accettati, variano
da a Paese a Paese a seconda del tipo di ordinamento giuridico, e delle
tradizioni scolastiche, accademiche e professionali.
In tutta Europa il potere di conferire determinati titoli di studio è
assegnato alle scuole, alle università, o alle altre istituzioni di
istruzione superiore, dallo Stato - sia che si tratti di istituzioni
pubbliche o private. In particolare, la responsabilità pubblica in
materia di istruzione superiore e di ricerca è stata ribadita dal
Consiglio d´Europa con una raccomandazione del 2007 che raccoglie e
definisce i concetti fondamentali.
La differenza attuale tra valore legale della laurea e valore reale
dipende dalla crisi di qualità di quegli atenei ai quali peraltro si è
data ampia autorizzazione senza verifiche serie : una differenza che
non può certo essere superata con la scorciatoia di un tratto di penna
sul certificato di laurea. L´ unica maniera corretta di ridurre la
divaricazione tra valore legale e valore reale dei titoli di studio è
di riqualificare il sistema universitario nel suo complesso investendo
mezzi e idee perché il valore reale degli studi torni a crescere.
E´ preoccupante che non sia chiaro quali strumenti e quali autorità
sostituirebbero il matematico riconoscimento del titolo. Considerato l´
orientamento attuale che vede nei test lo strumento di verifica in ogni
concorso, c´ è il fondato sospetto che l´ autorità accademica, comunque
identificabile, venga sostituita da un impalpabile e poco trasparente
organismo, formato dai " signori dei test" che imperano in ogni ambito
della vita pubblica e no e le cui scelte non sono mai sindacabili.
Siamo a favore del valore legale del titolo di studio soprattutto per
evitare che la responsabilità pubblica nei confronti dell´ istruzione e
della ricerca pubblica [affermata nel Comunicato di Praga del 2001,
ribadita nel Comunicato di Berlino (2003) e accolta dal Consiglio di
Europa nel 2007] diventi pericolosamente accentrata nella mani di poche
persone, la cui funzione non sembra avere niente a che vedere con la
concezione di pubblico e quindi di interesse generale.
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