Le domande di iscrizione per le scuole dell'infanzia di Lucca, superano i posti disponibili
Data: Martedì, 10 aprile 2012 ore 09:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
“Oggi 154
bambini di questa civilissima città non trovano posto nelle scuole
dell’infanzia - scrivono Luca Baccelli e Giulia Carignani del PD
- condannati, senza alcuna colpa, ad andare alla scuola
dell’obbligo gravati da uno svantaggio notevolissimo rispetto ai loro
coetanei”. Questo non lo dice una parte politica, un sindacato o un
comitato spontaneo, ma un soggetto istituzionale. È l’intervento al
consiglio comunale straordinario del 22 aprile 2010, richiesto
dall’opposizione, del Coordinamento permanente istituzioni scolastiche
del Comune di Lucca, la rete degli organi di governo delle scuole
dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado". "Da quel momento
purtoppo nulla è cambiato - presegue la nota - e allo stato attuale le
domande di iscrizione per il prossimo anno superano i posti disponibili
nelle scuole dell’infanzia del nostro Comune. Questo la dice lunga
sulla capacità di raccogliere informazioni – a partire dai dati
dell’anagrafe – e di programmare le risposte ai bisogni dei cittadini
dell’amministrazione guidata da Mauro Favilla, per non dire della
volontà di opporsi ai tagli governativi del personale. Purtroppo però
questo non è l’unico, grande problema della scuola di base a Lucca: il
crollo del soffitto e la chiusura della scuola per l’infanzia di
Tempagnano, la caduta di una tegola fra i bambini durante la
ricreazione nella scuola primaria dell’Arancio e, più in generale,
l’inadeguatezza degli spazi, il degrado delle strutture, la mancata
costruzione di nuove scuole, l’inefficacia della manutenzione
ordinaria, sono il segno di un progressivo disimpegno
dell’Amministrazione comunale. Eppure, il 13 maggio 2008, durante un
consiglio comunale straordinario sulla scuola davanti a molti genitori
e operatori l’Amministrazione si era impegnata a un dialogo costruttivo
e ad interventi concreti. E nel marzo 2009 le è stata sottoposta la
bozza di un Accordo di programma fra i Circoli Didattici, gli Istituti
e il Comune per definire il “Patto per la scuola lucchese”. Il silenzio
del Sindaco Favilla è stato totale. All’indisponibilità ad affrontare
insieme i problemi, coordinandosi con chi lavora nella scuola, la
governa e ci manda i propri figli han fatto riscontro le periodiche
uscite dell’assessore Buonriposi, volte a pubblicizzare quelle che
erano le sue buone intenzioni senza che siano seguiti fatti".
"Il consiglio comunale del 22 aprile di due anni fa - concludono i due
esponenti del PD - ottene un risultato positivo: grazie all’impegno del
gruppo PD-Ulivo e di tutta l’opposizione, la mozione approvata
all’unanimità impegnava Sindaco e Giunta ad attuare e finanziare il
“Patto per la scuola” e, nell’immediato, a trovare una soluzione per i
bambini esclusi dalla scuola per l’infanzia. Realizzare questo impegno
significa mettere la scuola al centro dell’agenda politica; un
rovesciamento dell’atteggiamento tenuto, un dialogo effettivo con tutto
il mondo della scuola, impegni concreti, la sperimentazione di
soluzioni innovative: sarebbe ad esempio l’occasione per definire un
coordinamento delle liste per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia.
Il “Patto per la scuola” non è stato fatto in questi due anni e non può
essere pensato come un atto solamente burocratico, di accordo tra
amministrazione e dirigenti, ma pretende un impegno reale di
partecipazione e di coinvolgimento dal basso di tutta al comunità
scolastica del nostro comune con l'obiettivo di dichiarare la scuola
bene comune e di tutelarla in quanto strumento fondamentale di
educazione e crescita per tutta la città".
Lagazzettadilucca.it
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