Promossa Precaria della scuola e risarcita dal giudice: 30mila euro
Data: Martedì, 10 aprile 2012 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Ariano Irpino - Storica sentenza sull'illegittimità dei contratti a termine (anche se occorrerà verificare se la nuova riforma del lavoro non ne cancellerà gli effetti per gli altri lavoratori). Assunta nella scuola come precaria dal 2007 si vedrà ricostruire la carriera per essere inserita nel giusto scaglione contributivo: e sarà risarcita con 30mila euro. Così, mentre il Governo si appresta a riformare il mercato del lavoro - con risultati da verificare - il Codacons ottiene «un'altra storica» sentenza che riconosce i diritti dei lavoratori precari e condanna l'illegittimità dei contratti a termine. La forma del contratto a termine non è destinata a scomparire. Presso il tribunale di Ariano Irpino un'insegnante assistita dall'associazione, dopo aver sottoscritto contratti a termine dal 2007 ad oggi, si è vista ricostruire la carriera ai fini dell'inserimento nel corretto scaglione retributivo e assegnare oltre 30.000 euro come risarcimento danni e differenze retributive maturate.

La sentenza, spiega il Codacons, «è fondamentale anche per le argomentazioni con cui avalla le tesi portate avanti dalla nostra associazione. Innanzitutto, riguardo all'illegittimo uso dei contratti a termine, il Giudice Mariella Ianniciello sancisce «che ai fini della validità del singolo contratto, risulti, in forma scritta ad substantiam la specificazione delle esigenze temporanee, che costituiscono la causale giustificatrice dell'apposizione del termine; tanto è richiesto a pena di nullità della clausola appositiva del termine».
Pertanto «tutti i contratti menzionati in causa debbono essere considerati illegittimi. Inoltre il conferimento delle supplenze annuali al personale docente ed al personale amministrativo può essere disposto soltanto per la copertura di posti effettivamente vacanti».

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