Incontriamo ad
Acicatena, nella splendida location di Palazzo Riggio, aperto per la
prima volta in occasione della mostra d'Arte "Sinfonie cromatiche",
Vera Ambra, personalità poliedrica e artista versatile, scrittrice,
poetessa, artista e grande animatrice culturale che nelle vesti un po’
inedite di editore presenta il libro
autobiografico di Maria Tripoli "La
casa dell'adolescenza rubata".
Vera sappiamo del
tuo continuo girovagare per il mondo e che sei appena tornata da Roma,
dove hai presentato il manifesto dell’Alienismo ci puoi dire, tanto per
rompere il ghiaccio, qualcosa su te, sulla tua storia e su i tuoi inizi?
Sono nata ad Acireale e all’età di 14 anni mi sono trasferita a Catania
dove vivo e opero. Fin da giovanissima mi sono occupata di "politica
sociale", delle problematiche ambientali e( protezione animali.) Tra i
25 e i 30 anni ho collaborato con il Tribunale dei Minori di Catania,
occupandomi di infanzia abbandonata e di affidi familiare di ragazzi e
ragazze a rischio. Ho diretto nel tempo diversi gruppi e anche
Enti di Promozione Socialee e nel 2001 ho fondato e presieduto
l’Associazione Akkuaria, oggi realtà internazionale con 9 ambasciatori
nel mondo. Nel 2010,poi, assieme a Sara Aguiari e altri ho fondato
l'Associazione 25 Novembre Giornata Mondiale contro la violenza alle
donne, campo in cui sono anche impegnata. Ultimo tra i miei nati il
Manifesto del Movimento Artistico e di Pensiero "Alienismo" ideato
assieme al pittore salentino Giorgio De Cesario che nel febbraio 2012 è
stato presentato a Roma. Al momento hanno firmato oltre 40 tra artisti
e letterati. Per quanto neonato "'l'Alienismo" è un movimento che ha
già un respiro internazionale con artisti e intellettuali del calibro
di Bojana Bratić Ivić, Poeta e scrittrice serba; Fátima Rocío Peralta
García, Poeta peruviana; Giovanna Li Volti Guzzardi, presidente
dell'Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori (A.L.I.A.S.)
Melbourne; dello Scrittore e Poeta Pietro Sostegno, Ambasciatore di
Akkuaria in Canada.
Quali esperienze culturali
e di vita hanno particolarmente influenzato la tua formazione?
La mia formazione vera e propria è
iniziata all'interno dell'A.I.C.S. Associazione Italiana Cultura e
Sport, dove tra l'altro ho fatto parte del Consiglio Nazionale.
Principalmente le "mie prime" esperienze sono state prettamente
sportive, poi il "gioco di squadra" ho tentato di portarlo in ambito
culturale, un campo che è prevalentemente individualistico e poco
incline al "lavoro di squadra". Ma ciò che ha fortemente inciso è lo
studio, la conoscenza, l'approfondimento e più d'ogni altra cosa la
curiosità di imparare ed essere sempre aperta alle esperienze della
vita.
Fondamentali nel mio percorso culturale e umano sono stati le arti
figurative e la letteratura, sono stata e sono una lettrice
instancabile, la lettura per me è un esercizio quotidiano. Tra i miei
preferiti ci sono Benedetto Macaronio, Khalil Gibran, Patrick Süskind,
Dacia Maraini, i grandi classici, E.Pound, P.Neruda e la grande
letteratura russa in modo particolare Dostoevskij
Una speciale importanza nel mio cammino intellettuale l'ha avuta don
Antonio Corsaro, un prete particolarmente scomodo e grazie al suo
incitamentoche ho intrapreso la strada della poesia, una strada che
successivamente è stata rafforzata dal grande Fortunato Pasqualino. La
sua conoscenza per me è stata fondamentale, lo considero un vero
maestro di vita. Il suo garbo, la sua sensibilità poetica, il suo animo
romantico, il suo rispetto per il passato e la sua apertura l futuro
hanno avuto una profonda influenza nella mia formazione di artista.
La Sicilia e la sicilianità hanno avuto un peso nel tuo
modo la tua vita e la realtà in cui sei vissuta?
Sempre! La Sicilia è il luogo dove sono
nata e Catania invece è la città che ho scelto di vivere. Sarei potuta
andare a vivere altrove, avere probabilmente altre possibilità, altri
successi, ma non ho rinnegato mai la mia terra ei miei natali. Con
gli anni ho girato molto, ma ritorno sempre per fermarmi perchè gli
odori e i colori di questa terra vulcanica sono per me linfa
vitale. Anzi, stando in Sicilia, vorrei fare molto di più per
risvegliare i siciliani che preferiscono "dormire" piuttosto che
reagire. Oggi sono fiera di essere una siciliana a tempo pieno e
di portare la mia sicilianità in giro per il mondo attraverso Akkuaria.
Tu sei nota per la poliedricità
della tua personalità e per la duttilità del tuo senso artistico che ti
ha portato a praticare i più diversi generi letterari: la poesia, il
racconto, il saggio... poi ad un certo punto è comparsa anche la
pittura. Come spieghi queste nuova scelta?
È al contrario. La pittura è stato il
mio primo e assoluto amore. Ho iniziato a colorare che ero all'asilo.
Ricordo ancora l'odore dei pastelli Giotto e sotto casa dove abitavo al
tempo c'era un negozio di artistica. Trascorrevo molte ore appiccicata
alla vetrina come una lucertola, lasciando gli occhi su tavolozze e
tubetti di colore. A scuola ero molto apprezzata, ma l'amore vero
e proprio con la pittura è venuto fuori intorno ai 40 anni quando ho
incontrato Maria Tripoli. Un amore di poca durata perché la scrittura -
esplosa nel periodo adolescenziale – ha preso il sopravvento e mi ha
catturato per sempre. Con la comparsa di internet ho accentuato
ancora di più la mia attività "creativa" e oggi dipingo virtualmente
con le mie elaborazioni grafiche e ho creato delle opere web che vivono
nella rete oramai da dodici anni.
Che importanza hanno avuto e hanno l’impegno civile e
sociale nel tuo lavoro e ancora cosa pensi del femminismo?
L'impegno civile e sociale è un binomio
che non mi ha mai abbandonato. Tutta la mia vita ha sempre ruotato
attorno a questo polo. Il Femminismo ha avuto il suo tempo, è
stato un momento importante per la crescita delle donne. Adesso credo
che bisogna guardare oltre e credo che le donne abbiamo il dovere di
aiutare a far crescere gli uomini che oggi sono più che altro non sono
pronti ad affrontare le evoluzioni delle donne. Sarebbe bello che
uomini e donne si confrontassero sullo stesso piano e con pari dignità.
In che consiste poi, questa tua ultima creatura,
"l’alienismo”che hai presentato a Roma e che futuro potrà avere?
A titolo puramente informativo posso dirti che la nascita del movimento
avviene 18/01/2012, giorno in cui viene registrato anche il dominio
www.alienismo.it, questo è uno dei tanti atti ufficiali che decretano
l'esistenza di un'idea messa in atto per volontà mia e di Giorgio De
Cesar. L'Alienismo ha alla base la visione che la manifestazione
di ogni forma culturale (Letteratura, Arti plastiche e visive) deve
essere esaltazione nello spirito come incarnazione autentica dell'Idea,
ciò ha dei precedenti in una tradizione che si innerva e sviluppa nella
forma diviene materia quindi Luce, o sostanza. Nella alienazione
dell'Essere c'è il nuovo ordine, la sublime realtà. L'Alienismo quale
movimento artistico, le cui basi sono la solidarietà, la fratellanza,
la tolleranza universale tra i singoli e i popoli, nella bandiera
immortale della Libertà, si può dire quel che gli antichi dissero con
linguaggio segreto: Tutto è Uno, dall'atomo alla stella, dal granello
di sabbia al golem, dalla Parola che si fa carne alla follìa risorta,
come fenice intramontabile.
Credo, poi, che di futuro ne avrà parecchio perché il germe
dell'alienismo è molto contagioso e già si sente nell'aria.
Che cos'è per te la scrittura, un esercizio della mente che
ha bisogno della penna per tradursi in una carta bianca, il respiro di
cui non si può fare a meno, il necessario trasferimento delle nostre
emozioni, il gusto estetico?
Principalmente la scrittura per me è stata la migliore amica che abbia
mai avuto. L'amica fedele che tutte le volte che ne ho bisogno viene in
aiuto e non mi giudica mai. Inizialmente è stato un biosngo dell'anima
la spinta che ha dato vita alle pagine scritte, con gli anni invece ho
scoperto che molti hanno trovato "giovamento" nel rispecchiarsi nella
mia vita e tra le righe hanno visto quella stessa luce che spesso ha
illuminato i miei giorni bui. Le emozioni che riesco ad infondere agli
altri mi ha dato la consapevolezza che la mia vita è servita a
qualcosa.
Tirando le somme e avviandoci alla conclusione cosa pensi
delle trasformazioni politiche in atto nel nostro paese e quale peso ha
la cultura nella nostra Sicilia
Sinceramente non vorrei tirare le conclusioni. Sono molto preoccupata
dalle trasformazioni in atto, l'unico fattore positivo è che la gente
comincia ad avere una consapevolezza maggiore e questo mi rincuora. Per
quanto riguarda, infine, il peso che la cultura ha nella nostra
Sicilia, credo che ha una grande importanza. Solo la nostra letteratura
per fermarci al secolo scorso, ha una storia ricchissima al punto che
la sicilianità ha trasformato il suo microcosmo in universalità.
lagana.filippo@email.it