A colloquio con Vera Ambra
Data: Lunedì, 09 aprile 2012 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Incontriamo ad Acicatena, nella splendida location di Palazzo Riggio, aperto per la prima volta in occasione della mostra d'Arte "Sinfonie cromatiche", Vera Ambra, personalità poliedrica e artista versatile, scrittrice, poetessa, artista e grande animatrice culturale che nelle vesti un po’ inedite di editore presenta il libro
autobiografico di Maria Tripoli "La casa dell'adolescenza rubata".
Vera sappiamo del tuo continuo girovagare per il mondo e che sei appena tornata da Roma, dove hai presentato il manifesto dell’Alienismo ci puoi dire, tanto per rompere il ghiaccio, qualcosa su te, sulla tua storia e su i tuoi inizi?
Sono nata ad Acireale e all’età di 14 anni mi sono trasferita a Catania dove vivo e opero. Fin da giovanissima mi sono occupata di "politica sociale", delle problematiche ambientali e( protezione animali.) Tra i 25 e i 30 anni ho collaborato con il Tribunale dei Minori di Catania, occupandomi di infanzia abbandonata e di affidi familiare di ragazzi e ragazze a rischio. Ho diretto nel tempo diversi gruppi e anche Enti di Promozione Socialee e nel 2001 ho fondato e presieduto l’Associazione Akkuaria, oggi realtà internazionale con 9 ambasciatori nel mondo. Nel 2010,poi, assieme a Sara Aguiari e altri ho fondato l'Associazione 25 Novembre Giornata Mondiale contro la violenza alle donne, campo in cui sono anche impegnata. Ultimo tra i miei nati il Manifesto del Movimento Artistico e di Pensiero "Alienismo" ideato assieme al pittore salentino Giorgio De Cesario che nel febbraio 2012 è stato presentato a Roma. Al momento hanno firmato oltre 40 tra artisti e letterati. Per quanto neonato "'l'Alienismo" è un movimento che ha già un respiro internazionale con artisti e intellettuali del calibro di Bojana Bratić Ivić, Poeta e scrittrice serba; Fátima Rocío Peralta García, Poeta peruviana; Giovanna Li Volti Guzzardi, presidente dell'Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori (A.L.I.A.S.) Melbourne; dello Scrittore e Poeta Pietro Sostegno, Ambasciatore di Akkuaria in Canada.

Quali esperienze culturali e di vita hanno particolarmente influenzato la tua formazione?

La mia formazione vera e propria è iniziata all'interno dell'A.I.C.S. Associazione Italiana Cultura e Sport, dove tra l'altro ho fatto parte del Consiglio Nazionale. Principalmente le "mie prime" esperienze sono state prettamente sportive, poi il "gioco di squadra" ho tentato di portarlo in ambito culturale, un campo che è prevalentemente individualistico e poco incline al "lavoro di squadra". Ma ciò che ha fortemente inciso è lo studio, la conoscenza, l'approfondimento e più d'ogni altra cosa la curiosità di imparare ed essere sempre aperta alle esperienze della vita.
Fondamentali nel mio percorso culturale e umano sono stati le arti figurative e la letteratura, sono stata e sono una lettrice instancabile, la lettura per me è un esercizio quotidiano. Tra i miei preferiti ci sono Benedetto Macaronio, Khalil Gibran, Patrick Süskind, Dacia Maraini, i grandi classici, E.Pound, P.Neruda e la grande letteratura russa in modo particolare Dostoevskij
Una speciale importanza nel mio cammino intellettuale l'ha avuta don Antonio Corsaro, un prete particolarmente scomodo e grazie al suo incitamentoche ho intrapreso la strada della poesia, una strada che successivamente è stata rafforzata dal grande Fortunato Pasqualino. La sua conoscenza per me è stata fondamentale, lo considero un vero maestro di vita. Il suo garbo, la sua sensibilità poetica, il suo animo romantico, il suo rispetto per il passato e la sua apertura l futuro hanno avuto una profonda influenza nella mia formazione di artista.

La Sicilia e la sicilianità hanno avuto un peso nel tuo modo la tua vita e la realtà in cui sei vissuta?

Sempre! La Sicilia è il luogo dove sono nata e Catania invece è la città che ho scelto di vivere. Sarei potuta andare a vivere altrove, avere probabilmente altre possibilità, altri successi, ma non ho rinnegato mai la mia terra ei miei natali. Con gli anni ho girato molto, ma ritorno sempre per fermarmi perchè gli odori e i colori di questa terra vulcanica sono per me linfa vitale. Anzi, stando in Sicilia, vorrei fare molto di più per risvegliare i siciliani che preferiscono "dormire" piuttosto che reagire. Oggi sono fiera di essere una siciliana a tempo pieno e di portare la mia sicilianità in giro per il mondo attraverso Akkuaria.

Tu sei nota per la poliedricità della tua personalità e per la duttilità del tuo senso artistico che ti ha portato a praticare i più diversi generi letterari: la poesia, il racconto, il saggio... poi ad un certo punto è comparsa anche la pittura. Come spieghi queste nuova scelta?

È al contrario. La pittura è stato il mio primo e assoluto amore. Ho iniziato a colorare che ero all'asilo. Ricordo ancora l'odore dei pastelli Giotto e sotto casa dove abitavo al tempo c'era un negozio di artistica. Trascorrevo molte ore appiccicata alla vetrina come una lucertola, lasciando gli occhi su tavolozze e tubetti di colore. A scuola ero molto apprezzata, ma l'amore vero e proprio con la pittura è venuto fuori intorno ai 40 anni quando ho incontrato Maria Tripoli. Un amore di poca durata perché la scrittura - esplosa nel periodo adolescenziale – ha preso il sopravvento e mi ha catturato per sempre. Con la comparsa di internet ho accentuato ancora di più la mia attività "creativa" e oggi dipingo virtualmente con le mie elaborazioni grafiche e ho creato delle opere web che vivono nella rete oramai da dodici anni.

Che importanza hanno avuto e hanno l’impegno civile e sociale nel tuo lavoro e ancora cosa pensi del femminismo?

L'impegno civile e sociale è un binomio che non mi ha mai abbandonato. Tutta la mia vita ha sempre ruotato attorno a questo polo. Il Femminismo ha avuto il suo tempo, è stato un momento importante per la crescita delle donne. Adesso credo che bisogna guardare oltre e credo che le donne abbiamo il dovere di aiutare a far crescere gli uomini che oggi sono più che altro non sono pronti ad affrontare le evoluzioni delle donne. Sarebbe bello che uomini e donne si confrontassero sullo stesso piano e con pari dignità.

In che consiste poi, questa tua ultima creatura, "l’alienismo”che hai presentato a Roma e che futuro potrà avere?
A titolo puramente informativo posso dirti che la nascita del movimento avviene 18/01/2012, giorno in cui viene registrato anche il dominio www.alienismo.it, questo è uno dei tanti atti ufficiali che decretano l'esistenza di un'idea messa in atto per volontà mia e di Giorgio De Cesar. L'Alienismo ha alla base la visione che la manifestazione di ogni forma culturale (Letteratura, Arti plastiche e visive) deve essere esaltazione nello spirito come incarnazione autentica dell'Idea, ciò ha dei precedenti in una tradizione che si innerva e sviluppa nella forma diviene materia quindi Luce, o sostanza. Nella alienazione dell'Essere c'è il nuovo ordine, la sublime realtà. L'Alienismo quale movimento artistico, le cui basi sono la solidarietà, la fratellanza, la tolleranza universale tra i singoli e i popoli, nella bandiera immortale della Libertà, si può dire quel che gli antichi dissero con linguaggio segreto: Tutto è Uno, dall'atomo alla stella, dal granello di sabbia al golem, dalla Parola che si fa carne alla follìa risorta, come fenice intramontabile.
Credo, poi, che di futuro ne avrà parecchio perché il germe dell'alienismo è molto contagioso e già si sente nell'aria.

Che cos'è per te la scrittura, un esercizio della mente che ha bisogno della penna per tradursi in una carta bianca, il respiro di cui non si può fare a meno, il necessario trasferimento delle nostre emozioni, il gusto estetico?
Principalmente la scrittura per me è stata la migliore amica che abbia mai avuto. L'amica fedele che tutte le volte che ne ho bisogno viene in aiuto e non mi giudica mai. Inizialmente è stato un biosngo dell'anima la spinta che ha dato vita alle pagine scritte, con gli anni invece ho scoperto che molti hanno trovato "giovamento" nel rispecchiarsi nella mia vita e tra le righe hanno visto quella stessa luce che spesso ha illuminato i miei giorni bui. Le emozioni che riesco ad infondere agli altri mi ha dato la consapevolezza che la mia vita è servita a qualcosa.

Tirando le somme e avviandoci alla conclusione cosa pensi delle trasformazioni politiche in atto nel nostro paese e quale peso ha la cultura nella nostra Sicilia
Sinceramente non vorrei tirare le conclusioni. Sono molto preoccupata dalle trasformazioni in atto, l'unico fattore positivo è che la gente comincia ad avere una consapevolezza maggiore e questo mi rincuora. Per quanto riguarda, infine, il peso che la cultura ha nella nostra Sicilia, credo che ha una grande importanza. Solo la nostra letteratura per fermarci al secolo scorso, ha una storia ricchissima al punto che la sicilianità ha trasformato il suo microcosmo in universalità.

lagana.filippo@email.it





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