Attuazione Linee Guida di cui all’articolo 13, comma 1-quinquies del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n. 40
Data: Lunedì, 02 aprile 2012 ore 07:30:00 CEST Argomento: Sindacati
Preso atto
dell'evoluzione sociale, politica, giuridica e istituzionale innescata
dalla
Riforma del
Titolo V della Costituzione, dal Decreto legislativo 17 ottobre
2005 n.
226 art. 17 - Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali
delle prestazioni
sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai
sensi della legge
28 marzo 2003, n.53, e la legge 133/2008.
Il CO.N.ITP con la presente sensibilizza i Dirigenti Scolastici in
primis e i Docenti
degli Istituti Professionali a tutelare il sistema di istruzione e formazione
professionale nell'ambito delle specificità territoriali e
della formazione integrale
dell’allievo.
L’asse strategico fondante del nuovo sistema professionale deve essere
la
valorizzazione
del “saper fare” e del lavoro come impegno culturale ed etico.
In questo contesto, nel costruire la nuova Istruzione Professionale,
non si possono
ignorare le indicazioni e gli accordi in sede europea, e in sede di
conferenza Stato
Regioni riguardante il primo anno di attuazione dei percorsi di IeFP
finalizzati al
conseguimento di qualifiche, di durata triennale, e diplomi
professionali, di durata
quadriennale.
L’accordo sancito il 16/12/2010 in conferenza unificata Stato-Regioni
prevede l’
ampliamento e la differenziazione dei percorsi e degli interventi
didattici/educativi in
rapporto alle esigenze e alle specificità territoriali, per assicurare
il diritto degli
studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di accedere
ai percorsi del
secondo ciclo sia nell’istruzione secondaria superiore sia in quelli
del sistema di IeFP.
Tutto ciò in rapporto ai fabbisogni professionali ed alle specifiche
connotazioni del
mercato del lavoro , prevenendo e contrastando la dispersione
scolastica e formativa
assicurando anche la reversibilità delle scelte degli studenti;
Gran
parte delle Regioni hanno preferito la Tipologia A – Offerta
sussidiaria
integrativa. A tal fine, nell’ambito del Piano dell’offerta
formativa, i competenti dei
Consigli di Classe, attraverso il Collegio Docenti, devono organizzare
i curricoli,
nella loro autonomia, in modo da consentire, agli studenti interessati,
la
contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali utilizzando le
quote di
autonomia e di flessibilità di cui all’articolo 5, comma 3, lettere a)
e c) del D.P.R. n.
87/2010 personalizzando i percorsi in rapporto alla categoria di
studenti e alle
esigenze formative del mondo di lavoro.
Ogni scelta, quindi, deve partire dalla definizione di una rinnovata
missione per gli
istituti professionali, come soggetti di innovazione che sanno
interpretare i bisogni
formativi delle giovani generazioni e possono coniugarli con lo
sviluppo delle
imprese e del territorio a cui sono strettamente connessi.
Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale deve concorrere,
integrando
percorsi e iniziative, fornendo le professionalità necessarie allo
sviluppo delle
imprese e dei territori.
Pertanto il CONITP
chiede ai Dirigenti Scolastici e ai Docenti delle scuole
secondarie di II grado
di assolvere a tale disciplina accogliendo la sfida di costruire,
accanto a percorsi in
cui è prevalente la didattica deduttiva, anche percorsi mirati all’apprendimento del
“ Mestiere” attraverso il potenziamento delle attività di laboratorio ,
utilizzando
le quote di autonomia e flessibilità, delle materie specifiche,
caratterizzanti i
singoli istituti professionali evitando le cosiddette “guerre tra
poveri”, ma
considerando che il punto di forza per mantenere alte le iscrizione
negli istituti
professionali e garantire più ore laboratoriali, che significherebbe
garantire
anche ad altre discipline la costituzione di cattedre.
Crescenzo
Guastaferro
crescenzo.guastaferro@gmail.com
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