Pesce d'Aprile
Data: Domenica, 01 aprile 2012 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il primo aprile è il 91º giorno del calendario gregoriano (il 92º negli anni bisestili). Mancano 274 giorni alla fine dell’anno. Ma il primo aprile e’ diventato il giorno piu’ goliardico dell’anno, quello degli scherzi, delle beffe, del cosiddetto “pesce d’aprile”. Ma da quando esiste questa tradizione? Le origini del pesce d’aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. L’ipotesi più accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti. Prima dell’adozione del Calendario Gregoriano nel 1582, veniva osservato come Capodanno da diverse culture distanti, come l’antica Roma e l’India. Il Capodanno era in origine celebrato dal 25 marzo al 1º aprile, prima che la riforma gregoriana lo spostasse indietro al 1º gennaio. Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, si rifà invece al rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie. In seguito a ciò, secondo una prima versione sull’origine di questa usanza, si creò in Francia la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto pesce d’aprile. Tuttavia, quella del pesce d’aprile, è un’usanza talmente diffusa nel mondo che gli antropologi hanno necessariamente pensato ad un’origine ancor più antica, capace conseguentemente di spiegare come mai sia presente in così tante culture diverse e geograficamente lontane.E cosi alcuni studiosi hanno ipotizzato come origine del pesce d’aprile l’età classica, ed in particolare sia nel mito di Proserpina che dopo essere stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata da una ninfa, sia nella festa pagana di Venere Verticordia alcune possibili comunanze con l’usanza attuale. Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo. Ci sono dunque molte storie sulla nascita di questa bizzarra ricorrenza, ma l’ipotesi più convincente pare sia questa: tutto ebbe inizio durante il regno di Carlo IX di Francia. Verso la metà del XVI secolo, in tutta la Francia le celebrazioni del nuovo anno cominciavano il 25 marzo e finivano una settimana dopo, il 1°aprile appunto. Nel 1564, attraverso il decreto di Roussillon, il re decretò l’adozione del calendario gregoriano facendo diventare così il primo giorno dell’anno il 1 gennaio. Si racconta che molti francesi o contrari a questo cambiamento o che semplicemente se ne dimenticarono, continuarono a scambiarsi regali, festeggiando durante la settimana che terminava con il 1°aprile. Dei burloni però decisero di ridicolizzarli, consegnando regali assurdi, organizzando feste inesistenti, facendo nascere così la tradizione di fare scherzi il primo giorno di aprile. La leggenda- Tra le leggende popolari, ne esiste una che narra che la creazione del mondo terminò il 1°aprile e in quel giorno il Signore, finite tutte le cose, tornò in cielo. I primi uomini creati erano come storditi e non sapendo cosa fare si misero a cercare il cibo per sfamarsi e un posto riparato per passare la notte; molti intralciavano le ricerche dei più intraprendenti, finché, in una confusione generale, i più sciocchi furono inviati lontano a prendere cose inesistenti: nasce così da questo aneddoto l’usanza di mandare i creduloni in giro a cercare ciò che non esiste. Perche’ si chiama “Pesce d’aprile“? Il nome sembra derivare dallo zodiaco: qualsiasi evento accaduto in quella data era relazionato con il fatto che il Sole lasciava la costellazione dei Pesci. Da qui l’usanza di “festeggiare in modo insolito” il primo aprile si è diffusa ovunque. Ad esempio, i nostri cugini francesi utilizzano simbolicamente l’immagine del sole, nel suo passaggio dal segno dei Pesci a quello dell’ArieteIn Italia, l’uso di festeggiare il “Pesce d’Aprile” risale al periodo a cavallo tra il 1840 e il 1860 e venne importato dalla Francia. In un primo momento la tradizione crebbe solo tra i ceti medio-alti, poi si diffuse anche tra il resto della popolazione. Insomma, le vittime predestinate delle burle sono i sempliciotti, gli ingenui, ai quali si chiedono cose assurde! Tutt’oggi vi è la tradizione di vendere cioccolata a forma di pesce, mentre fra i ragazzi si era soliti attaccare pesci di carta o bigliettini con scritte goliardiche ai vestiti degli adulti o dei coetanei. In Inghilterra le origini della festa, anche qui forse importate dalla Francia, si attestano intorno al XVIII secolo, e in Scozia, il “Pesce d’Aprile” dura due giorni: durante il secondo giorno, chiamato “Taily Day” (Giorno delle natiche), gli scozzesi si divertono attaccando dietro le spalle del Gawk (il tonto) un cartello con la scritta “Kick me” (Prendimi a calci). Negli Stati Uniti, la festa deriva dalla tradizione inglese. Quando gli inglesi si stabilirono in America perpetuarono l’uso di festeggiare il primo di aprile con scherzi veri e propri, a volte anche pesanti, tutto a conferma che il modo di festeggiare si conforma all’umorismo locale. In Francia, come del resto anche in Italia, si usa l’espressione “Poisson d’Avril” (“pesce d’aprile”), in riferimento al Sole che, alla fine di marzo, lascia il segno dei Pesci per entrare in Ariete. Nei paesi anglofoni, come ad esempio il Regno Unito e gli Stati Uniti, invece , la ricorrenza del primo aprile si chiama “April fool’s day” (“Il giorno dello sciocco d’aprile”), dove il termine “fool” richiama alla mente il “Fool”, il folletto delle corti medioevali, sottolineando cosi’ la connotazione scherzosa della festa. Infine, in Germania “Aprilscherz” e’ piu’ semplicemente lo “Scherzo d’Aprile”: latradizione tedesca fa risalire l’origine di questa festa all’anno 1530, anno in cui gli Asburgo decisero di riformare il sistema monetario allora in vigore. Gran parte della popolazione attendeva con fermento la data del primo aprile per far fortuna sulle spalle di chi della riforma non era a conoscenza. Ma, la riforma, purtroppo per loro, non fu mai attuata e gli speculatori riscossero nient’altro che scherno.Il pesce d’aprile viene festeggiato anche in India, dove esiste una analoga festa secolare chiamata “Huli”.Il 31 di marzo, si usa prendersi gioco dei conoscenti, facendo compiere loro peripezie inutili. Usanza analoga ma data diversa invece in Messico, in cui “El Dia de los Innocentes” (l’equivalente del nostro pesce d’aprile) cade il 28 di dicembre e ricorda la strage degli innocenti compiuta da Erode. Lo spirito ilare dei messicani che li induce a sdrammatizzare persino le tragedie, esorcizzandole col riso, ha fatto in modo che questo giorno drammatico si trasformasse in una occasione di festa.
In questo giorno tutto cio’ che si concede in prestito non ritornera’ piu’ al legittimo proprietario, e lo scherzo consiste proprio nel convincere i conoscenti a prestare qualsiasi cosa. Se l’amico sprovveduto risponde alla richiesta, non sospettando lo scherzo, l’autore dello scherzo gli recapita a casa dei dolci o un piccolo giocattolo in memoria dei bambini innocenti uccisi da Erode. Diversi mezzi di comunicazione di massa hanno deliberatamente o involontariamente diffuso in molti paesi diversi pesci d’aprile. Persino giornali e televisioni considerate serie considerano il primo aprile un giorno in cui è lecito far passare per informazione corretta bufale anche notevoli. Ogni anno in questo giorno compaiono delle notizie vere che poi si rivelano false. Gli scherzi più clamorosi che si sono susseguiti nel corso degli anni. Lo sbarco dei marziani Lo scherzo più difficile, ma anche uno tra i più riusciti, è quello di Orson Welles. Per il primo aprile 1938 il celebre regista americano progetta uno speciale programma radiofonico. A causa di problemi tecnici, però, non è possibile mandarlo in onda. Ma Welles non si arrende e qualche mese dopo, più precisamente il 30 ottobre, finalmente la radio trasmette “La Guerra dei Mondi”: radiocronaca dello sbarco dei marziani. Tra la popolazione è subito panico generalizzato. I centralini radiofonici delle stazioni di polizia e dei giornali vengono invasi da centinaia di telefonate: gli americani vogliono capire cosa stia succedendo. Qualcuno tira fuori la maschera antigas della prima guerra mondiale, tutti scappano terrorizzati nelle strade, prendendo d’assalto autobus e treni. C’è persino chi afferma di averli visti davvero quei marziani. La cronaca della radio, che già all’epoca era considerata – soprattutto tra le masse – un medium di massima fiducia, si trasformatava in una realtà da incubo. L’indomani torna finalmente la calma, ma per le strade si contano danni per milioni di dollari. Il giorno prima non era stato il primo aprile, ma ugualmente il programma di Orson Welles era stata una bella beffa per gli americani. Il volo d’uccello a Firenze La bravata più antica di cui si ha notizia è quella del maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo questo simpatico personaggio fa sapere al popolo bolognese che il primo aprile avrebbe sorvolato la città usando un congegno di sua invenzione. Tra la popolazione la curiosità è tanta e tutti, nel giorno stabilito, si recano al Monte di Santa Maria per assistere allo strepitoso spettacolo. Puntuale, Buoncompagno si presenta all’appuntamento con un paio di enormi ali ma… un improvviso vento sfavorevole impedisce il volo! Quella che doveva essere una simulazione del volo d’uccello in realtà era un goliardico pesce d’aprile. La cremazione del mahrajà Nel marzo 1878 la Gazzetta d’Italia annuncia un’altra strana notizia. Il primo aprile, nel parco delle Cascine, i fiorentini avrebbero potuto assistere alla cremazione di un mahrajà indiano. La curiosità per una cerimonia del tutto sconosciuta in quell’epoca attira una grande folla. Inizia l’attesa, passano le ore ma non arriva nessun carro funebre con la salma dell’indiano da cremare. Poi, all’improvviso, tra i cespugli, si fa strada un gruppo di ragazzi che gridano: “Pesci d’Arno fritti!”. Fortunato l’indiano, che non era morto, e beffati i fiorentini che, come raccontano le cronache dell’epoca, si allontanano ammutoliti… facendo gli indiani. Gli alberi di spaghetti Altre tre grandi burle arrivano direttamente dalla Gran Bretagna, dove il quotidiano The Guardian e la tv pubblica BBC, si sono divertiti a comunicare notizie incredibili. La BBC nel 1957, proprio il primo aprile, ha trasmesso un reportage verosimile sulla raccolta degli spaghetti in Svizzera. Ha raccontato cioè che si stavano potando degli alberi che producevano questo tipo di pasta. Qualche anno più tardi, nel 1965, annunciò invece dei test per una nuova tecnologia: Smell-o-vision, che permetteva di trasmettere odori attraverso le onde dell’aria. In tutti e due i casi tanti telespettatori hanno chiamato per saperne di più. Il quotiano The Guardian invece il primo aprile del 1977 ha dedicato qualche pagina alla descrizione dettagliata dell’isola di San Serriffe, peccato che questo stato non esistesse. Le beffe di Google Il celebre motore di ricerca Google, non è da meno in quanto a scherzi. Per ben due volte ha gabbato per bene gli utenti di mezzo mondo. Una volta, nel 2007, ha lanciato Google TiSp, una connessione gratuita ad internet che prevedeva l’acquisto di un kit con modem e cavo da inserire nel wc di casa. Tutto supportato da un sito internet. Di recente poi, nel 2008, ha annunciato l’apertura delle iscrizioni per aspiranti astronauti che avessero voluto trascorrere il resto dei giorni su Marte. Una vera e propria ricerca di personale che non è passata di certo inosservata! Lo scorso anno aveva annunciato la promozione di un servizio che sarebbe stato in grado di riconoscere la voce degli animali, creando anche un apposito sito. Tempi recenti hanno visto contribuire al grande calderone degli scherzi mondiali, anche alcune personalità italiane. Per esempio nel 1998 apparve sul sito rockol un articolo firmato Franco Zanetti, in cui si annunciava l’uscita dell’ultimo album di Lucio Battisti, prosaicamente intitolato “L’asola”: gioco di parole che rimanda alla parola sòla che, tradotta dal dialetto romanesco, significa per l’appunto ‘fregatura’.
Ma e’ capitato anche che notizie nate come burle e spiritosaggini vengano prese per vere dagli altri media, facendo letteralmente il giro del mondo. E’ il caso dell’episodio avvenuto proprio lo scorso anno, quando venne comunicato che il film ‘Lo Hobbit’ sarebbe stato prodotto in 4D, aggiungendo, durante la proiezione, anche nuove tipologie di stimolo che avrebbero interessato la percezione corporea e l’olfatto. La notizia, incredibilmente, fu poi riportata dall’Ansa, La Repubblica, TGCom e altre testate italiane.
Talvolta paradossalmente, alcuni “Pesce d’Aprile” si sono rivelati una bufala anticipatrice di qualcosa che si è poi verificato. Rilevante è quella organizzata alla fine degli anni ‘80 da una tv britannica che in una trasmissione presentò uno speciale tipo di walkman (il Chippy) in grado di contenere centinaia di canzoni grazie ad un microchip. Una decina d’anni dopo fu ideato un oggetto ormai di uso comune: il lettore MP3. Ma nessuno e’ esente: Ryanair .ha inviato una email ai suoi passaggeri per avvertirli della decisione di organizzare voli senza bambini. L’anno passato un famoso sito studentesco (studenti.it), annunciava che l’allora Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini avrebbe dichiarato: quest’anno non vi saranno gli esami di maturità, si promuoveranno tutti gli studenti con il 60 politico. Operazione che oltre a rendere omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia, farà risparmiare 150 milioni di euro.

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