Ritocchi al dimensionamento della rete scolastica siciliana
Data: Venerdì, 23 marzo 2012 ore 20:04:11 CET
Argomento: Comunicati


Unanime parere hanno espresso gli altri componenti del Tavolo presenti alla riunione.
Il Dirigente Generale Ludovico Albert prendendo la parola ha tenuto a sottolineare, anche ad alta voce (forse per farsi sentire meglio!), che se i componenti del Tavolo hanno doglianze da avanzare in tal senso lo facciano in sede politica, mentre lui è solo un “tecnico” ed in quanto tale, proprio perché si sono rilevate discrepanze all’intero sviluppo dei lavori svolti al Tavolo, ha sentito il dovere istituzionale di convocare nuovamente i componenti per sentire il loro parere sulle modifiche.
Di fatto, si è accertato che il Tavolo non aveva e non ha alcun potere decisorio, ma solo di proposta e tutto viene deciso nella “stanza dei bottoni”. Chi pigia quei bottoni però non s’è capito bene: l’Assessore, il governatore Lombardo, altri ancora?


Esagerazioni Albertiane!
Non è la prima volta che Ludovico Albert, Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione della Sicilia perde le staffe durante i lavori del Tavolo tecnico regionale sul dimensionamento. Era già successo nel corso delle frenetiche e caotiche, per certi aspetti, maxi-giornate sul dimensionamento ed oggi c’è cascato daccapo!
Prima facendo un distinguo forzoso tra i suoi limiti “tecnici” ed il “potere” politico di terzi (peraltro non presenti!), poi allontanando dal Tavolo i componenti aggiunti delle delegazioni, senza deroghe per nessuno.
Se i Dirigenti ed i Direttori di ogni sorta che agiscono un presunto “potere” centrato su niente e su nulla, frequentassero un corsettino sulla comunicazione, la leadership ed il management, saprebbero che per prima cosa bisogna ascoltare, anzi “saper ascoltare” per comunicare, anzi per “saper comunicare”, senza grida o gridolini, senza posture irrituali (che sempre comunicazione è), senza atteggiamenti di indisponibilità al dialogo-confronto, magari rispondendo al telefonino o parlando con altri mentre l’interlocutore interviene, e via di seguito.
Ma questo implicherebbe la conoscenza della semiotica, della sintassi, della semantica e della pragmatica della comunicazione, che purtroppo non tutti hanno. Così come sarebbe opportuno che se non si sanno le cose, è bene ascoltare ed imparare, soprattutto se si sconoscono le leggi che regolano il complesso mondo della scuola!
La verità è che oggi il Dirigente Generale ed anche il suo staff hanno reagito male, anzi malissimo (ma dovevano pure aspettarselo!) alle argomentazioni dei componenti del Tavolo che hanno chiesto i verbali delle sedute precedenti che ancora non sono pronti, che hanno chiesto che le proposte odierne venissero fornite ai presenti, e via di seguito con tutti i discorsi che abbiamo riportato nel corpo dell’articolo.
Quindi non appena la discussione si è fatta calda su tutti gli argomenti portati avanti, la prima reazione autoritaria e non autorevole, quasi puerile se vogliamo, è stata quella di dire che il giocattolo si era sfasciato: “tutti fuori coloro che non fanno parte formale del Tavolo”!
Albert dixit … e così è stato, dimenticando, o forse no, che nel corso delle maxi-riunioni preliminari erano state presenti decine di persone che rappresentavano solo se stessi, e che però sono intervenute a lungo; e che nel corso delle tre giornate di estenuante lavoro del Tavolo tecnico sono stati presenti sempre le stesse persone – non previste dal decreto costitutivo – che dapprima si sono accaparrate materiali e sedie nelle retrovie e poi, con un crescendo rossiniano, hanno conquistato i posti in prima fila al Tavolo, intervenendo ad ogni pie’ sospinto e senza che nessuno dell’Amministrazione regionale osasse chiedersi a quale titolo costoro prendevano la parola per assentire o dissentire, né hanno minacciato ed attuato il “tutti fuori” quando qualcuno glielo ha fatto notare! (n.b.)

Davanti siffatta presa di posizione, ancora una volta i presenti alla riunione sono stati costretti a prendere la parola per ricordare al Dirigente Albert ed al suo staff, che allo stato dei fatti non si possono separare le questioni tecniche da quelle politiche: i fatti evidenziano il fallimento totale delle strategie regionali e che se si fosse operato coerentemente a quanto proposto su scala nazionale con sane fusioni fra due scuole sottodimensionate piuttosto che non procedere in tal senso, non ci troveremmo oggi a lamentare la perdita di tanti posti di Ds e Dsga per scuole solo apparentemente “salvate” in nome della Legge n. 6/2000 ma su cui non saranno preposte le figure apicali titolari e, soprattutto nell’anno in cui si espletano ben due concorsi per Dirigenti Scolastici in Sicilia, non è proprio ininfluente parlare di posti, fermo restando che il dimensionamento compete alla Regione, mentre il personale è dello Stato e già si sa che tantissime istituzioni scolastiche andranno in reggenza.
Passando agli aspetti tecnici sulle correzioni – dopo un poco felice passaggio del Dirigente Generale che ha invitato tutti coloro che non facevano parte del Tavolo ad uscire dalla sala - ma poteva limitarsi solo ad invitarli a non intervenire, essendo anche presenti delle signore! – si è passati ai cosiddetti ritocchi che hanno riguardato le province di Messina, Caltanissetta, Catania, Trapani e Palermo.
In via preliminare parte dei presenti, sia pure con argomentazioni diverse si sono sforzati di far comprendere ai responsabili dell’Assessorato che queste scelte tardive, ad operazioni di mobilità in corso, determineranno non pochi problemi non solo legati ai codici già assegnati, ma anche alla stabilità del personale perché se il tutto non si conclude in tempi brevissimi, quindi in situazione di O.D., diventerebbe davvero grave una mobilità in situazione di O.F. arrecando un danno professionale e di sede agli interessati.
Al riguardo, l’Amministrazione regionale si è riservata un passaggio di verifica con l’Ufficio Scolastico Regionale oggi totalmente assente.
Queste, in breve, le proposte di rettifica - salvo errori e/o omissioni - su cui, si ribadisce ancora una volta, è stato raccolto dall’Amministrazione regionale solo il parere dei componenti del Tavolo regionale. (ninni bonacasa)

LE PROPOSTE DI MODIFICA
* Provincia di Messina
Rettifica della denominazione della scuola dell’infanzia Sacro Cuore, che non esiste, in San Giovanni e rettifica della Scuola dell’infanzia D. Piraino in San Giovanni di via Triboli; aggregazione dell’I.C. di Furnari con l’I.C. di Novara di Sicilia.
* Provincia di Caltanissetta
Comune di Gela: Scuola dell’infanzia e primaria di via Palazzi con aggiunzione di via Europa + primaria, omessa durante i lavori del Tavolo regionale.
* Provincia di Catania
Fusione della SMS Amari – Leonardo da Vinci con il C.D. Verga e fusione della Scuola secondaria di I grado Amari con il 2° C.D. Collodi e costituzione di un I.C. con cambio di aggregazione di 2 corsi di scuola secondaria di I grado.
* Provincia di Trapani
Fusione dell’I.S. Danilo Dolci di Alcamo all’I.S. Mattarella di Castellammare del Golfo con sede a Castellammare; per la scuola primaria, aggregazione della Scuola dell’infanzia di Balata alla scuola del comune di Erice-Casa Santa; eliminazione della Scuola dell’infanzia di Torretta che a quanto pare non esiste più.
* Provincia di Palermo
Aggregazione della SMS di Corleone alla D.D. di Corleone.







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