Concorso D.S.: una fantainterpretazione?
Data: Mercoledì, 21 marzo 2012 ore 09:30:00 CET
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
I primi risultati relativi alle correzioni degli scritti del concorso per D.S., riguardanti le piccole regioni, evidenziano una situazione a dir poco singolare e profondamente sconcertante e anomala che, se ben letta, pone la questione in una luce profondamente diversa, che nulla ha a che fare con il concorso in atto, se non quale strumento utile a perseguire ben altri fini. Da molto tempo circola, infatti, nei corridoi dei Palazzi che contano, l’idea di una eliminazione di alcune sedi periferiche o regionali (ex provveditorati ed USR), che verrebbero accorpate a più grandi, lontane e spesso farraginose realtà amministrative. Quale occasione migliore per evidenziare una presunta incompetenza di alcune di esse, e quindi giustificare una loro eliminazione? Il caso della regione Molise è emblematico. Qui, una giovane commissione sostanzialmente estranea al territorio e al mondo della scuola, nominata da un romano, ha inteso, con il proprio operare, dare uno schiaffo all’intera Direzione Generale e, con esso, all’autonomia regionale, bloccando l’accesso alla successiva fase del concorso all’intero staff del Direttore Generale senza salvarne neanche uno. Si trattava forse di personale poco qualificato? Peccato che lo stesso personale gode di ottima reputazione sia in regione che fuori, ed anche all’interno dello stesso Ministero. Non sarebbe forse il caso di ricusare queste commissioni e di sostituirle con altre maggiormente autonome, competenti e serene?

Viola Vascello
violavascello@yahoo.it





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