Concorso DS, logiche di un fallimento
Data: Lunedì, 19 marzo 2012 ore 11:00:00 CET
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
In questi giorni sono state pubblicate le ammissioni alla prova orale del concorso per Dirigenti Scolastici, per alcune regioni. Indubbiamente, si rimane allibiti o, meglio ancora, sconcertati dagli esiti, che indicano chiaramente quanto questo concorso sia stato fallimentare.
Vorrei provare ad analizzare le logiche di tutto questo processo.
Tutto a partire dal bando! È stata prevista una prova preselettiva, sulle aree tematiche del concorso, la quale avrebbe dovuto selezionare la percentuale dei candidati, teoricamente,  migliori, o comunque coloro che sarebbero stati  in grado di affrontare due prove scritte ed un colloquio.
Non mi pare che sia così!
A seguito dei risultati di questi giorni, c’è stata un’ulteriore selezione, rivelatasi ancora più drastica delle preselezione. Debbo, quindi, dedurre che i selezionati del 12 ottobre non hanno saputo dare prova della propria capacità………ovvero “quali candidati” avrebbe selezionato la prova preselettiva!?!?
Certo,  la logica di questa “particolare” selezione non è chiara: se manca ancora una fase del concorso, e già i selezionati delle prove scritte sono in numero inferiore ai posti messi a concorso, dov’è la graduatoria?
A questo punto, si può dedurre che è pressoché inutile procedere oltre.
O, forse, c’è ancora da selezionare e, cosa ancor peggiore, non rimarranno che alcuni superstiti di questa “farsa”?
E bisognerebbe chiedersi se le commissioni giudicatrici siano veramente competenti in materia (…… di scuola, ovviamente!!!) !?!!??
Su quest’ultimo punto mi vorrei soffermare.
 Ciascuna commissione ha elaborato (diciamo così!) le sue tracce sia per la prima prova scritta, che per la seconda. Di alcune di queste tracce, (“dettate”, come si faceva un tempo!), si è scoperto, dopo alcuni giorni, che il testo, diffuso in Internet, risultava modificato nei contenuti e nella forma, ovvero corretto in quanto ambiguo ed errato al momento della dettatura in sede d’esame.
Leggendo i temi assegnati nelle varie regioni, in particolare quelli relativi alla prima prova, si riscontra una tale varietà di aree, enunciate in maniera libera e pressoché generica, tale che nello svolgimento dell’elaborato si poteva dire di tutto.
Con quale criterio e competenza sono state elaborate?
E, poi, non tutte le regioni hanno messo a conoscenza i candidati dei criteri di valutazione!
Si presuppone, inoltre, che, prima di escludere i candidati, siano state corrette entrambe le prove ……. o non è stato per tutti così?
Certo, il bando fa evincere chiaramente che per essere ammessi all’orale bisogna che entrambe le prove scritte siate state valutate con un voto minimo di 21/30 ……. dopo averle corrette entrambe, immagino!!!
Ma sarà stato sicuramente così! …… Eppure, una correzione di una tale mole di compiti in un tempo quasi record (un mese o poco più, eliminando il periodo di alcune settimane per l’emergenza neve), con una probabile media a compito di  non oltre 15  minuti ……… sarà stata senza dubbio precisa e completa.
Ah! Ma  è probabile che le commissioni si siano riunite tutti i giorni, giusto?? Perdonate l’ironia!
Detto ciò, non mi sorprenderebbe se scoprissi che dietro tutta questa “fiction” c’è una precisa volontà:
far “apparire” che c’è stato un concorso, perché probabilmente non si voleva bandire!
Forse perché i posti non ci sono? O forse perché si vogliono mantenere le “reggenze”, attualmente in corso?
Fatto sta che, in qualsiasi modo si concluda, è stato un fallimento!

F.to Prof.ssa Carla Tammaro
carla.tammaro@istruzione.it





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