Strana ripartizione dei TFA: A071 ulteriormente compromessa dalle logiche speculative delle Università
Data: Lunedì, 19 marzo 2012 ore 08:00:00 CET
Argomento: Opinioni


Dalla lettura della “Mappa dei TFA” si individua che alla Federico II di Napoli si attiveranno altri 15 posti disponibili…. Quindi in previsione di 15 posti per l’insegnamento che si renderebbero disponibili a breve. Strano! … Allora, come si spiega che l’ATP di Napoli, già da un triennio ha nominato in ruolo alle ultime convocazioni annuali ZERO docenti per posti a tempo indeterminato e ZERO docenti per posti a tempo determinato? Evidentemente il numero delle disponibilità dei posti per i TFA si stanno compiendo, ancora una volta, attraverso illogiche ripartizioni, solo per favorire il bisness legato alla formazione da parte di Università, editori e sindacati e non alle effettive esigenze della scuola o alla salvaguardia di docenti che negli anni hanno operato grossi sacrifici, anche di ordine economico, per conseguire l’abilitazione specifica per il sostegno oltre che a quella curriculare.

Altre incongruenze:
Ricordiamo che la cl. Conc. A071 ha subito una riduzione di cattedre di circa la metà già da quest’anno per gli effetti delle riforma Gelmini sulla razionalizzazione degli Istituti, è la situazione già fortemente compromessa diventerà devastante, quando la bozza sugli accorpamenti delle classi di concorso diventerà definitiva, in quanto i docenti graduati nella A071 saranno accorpati da abilitati da altre classi di concorso, senza che sia data loro la possibilità di insegnamenti affini quali la A016, A033, A020 ecc.

Pertanto, neanche in questo caso, è dato capire come mai vengano attivati TFA dell’area tecnologica (tra l’altro in numero così rilevante), considerato che le relative graduatorie della Cl. Conc.  A071, sono già fortemente inflazionate (si ribadisce che a Napoli vi sono ben 100 graduati, con zero nomine a tempo determinato e zero nomine a tempo indeterminato).

Evidentemente oltre alle illogicità del Miur e dei sui uffici, si cede alle sole logiche speculative legate alla formazione, e non le effettive esigenze della scuola.

Chiediamo un serio e tempestivo intervento del Ministro della Pubblica Istruzione e degli uffici periferici interessati.

PuntOsservazioni
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