Assunzioni:uno, nessuno, diecimila, …anzi nessuno
Data: Giovedì, 08 marzo 2012 ore 10:10:00 CET
Argomento: Eventi


Davide Rossi Assunzioni:uno, nessuno, diecimila, …anzi nessuno. Dibattito pubblico per i diritti delle donne l’8 marzo. Manifestazione a Milano da largo Cairoli, ore 9.30 il 9 marzo
Ci vorrebbe Pirandello, non vediamo alternative, siamo in una folle cortocircuito, prima di tutto delle intelligenze. Iniziano i telegiornali della sera, uno proclama: “felici i 130mila precari della scuola per le 10mila assunzioni garantite dal governo”, premesso che a nostro giudizio i precari sono ben più numerosi, almeno il doppio, come fa il glorioso telegiornale a sapere che siano “tutti” felici per un così esiguo numero di assunzioni? Mistero. Come SISA riteniamo che anche il numero di 10mila presunti assunti da settembre sia una mezza bufala, per le seguenti ragioni:

1. I tagli gelminiani di organico non sono ancora conclusi e il governo ha detto di volerli mantenere e rispettare, rigidamente, il che lascia intuire che per l’anno scolastico 2012-13 non ci sarà nessuna assunzione, neppure per rimpiazzare i pensionandi, con buona pace dei concorsi promessi e dei TFA, che si preannunciano come un modo per rimpinguare le casse universitarie, piuttosto che per garantire i precari, a cui si dà una abilitazione che dovrebbe essere garantita a tutti, perché è un diritto costituzionale e non significa diritto al lavoro.

2. I 10mila neo-assunti spariscono nella notte in commissione Bilancio, ma in parte resteranno, anche perché in verità non c’erano. Capiamo che sembra assurdo o pirandellianamente difficile capire, ma proviamo a spiegarci. Sul sostegno (di più) e sul tempo pieno (di meno) andranno in ogni caso i docenti in esubero, i sopranumerari, i perdenti posto e quella parte degli ITP per i quali si stanno malauguratamente sopprimendo i laboratori. Ovvero, i 10mila neoassunti non esistevano, era una mera ricollocazione di personale in esubero per la follia dei tagli geliminiani, fatti propri dal duo Monti-Profumo, che si esalta per una classe in più a tempo pieno, mentre ne taglia dieci e forma classi con 30 alunni.

3. L’ipotizzata tassa etilica, quella sugli alcolici, naufragata in commissione Bilancio, non copriva nuove spese, ma mancati 10mila tagli sui numeri imposti e lasciati in eredità dalla Gelmini.

Insomma l’aggressione alla scuola non smette e per queste e per molte altre ragioni il SISA scende in piazza il 9 marzo a Milano, con manifestazione da largo Cairoli (ore 9.30), contro la precarizzazione e la disoccupazione, contro il comitato del malaffare della “Milano ladrona” orchestrato da Lega e Formigoni, contro chi vuole fare un buco di 57 chilometri in una montagna piena di amianto, condannando a morte certa tutti gli abitanti della Val Susa, perché il mesotelioma non è uno scherzo, ma uno dei pochi tumori assolutamente incurabili e terribilmente mortali.
Precederemo la manifestazione con un dibattito pubblico (ore 15.30) l’8 marzo, giornata internazionale di lotta per i diritti delle donne, presso il Centro Studi “Anna Seghers” di Milano, perché ci pare che tra disoccupazione e violenze, familiari e non solo, la condizione italiana e mondiale delle donne meriti una riflessione attenta e un concreto impegno.
Nel frattempo si avvia a conclusione, stancamente, un voto RSU che condanniamo per le modalità organizzative, perché senza una elezione su liste nazionale si impedisce ai lavoratori di scegliere chi vogliano alle contrattazioni nazionali, lasciando presumibilmente invariato, ancora una volta, il catastrofico penta-monopolio concertativo, nonostante il generoso impegno di molti, tra cui noi del SISA insieme all’ANIEF e ad altri sindacati di base.

Davide Rossi
Segretario generale SISA





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