Prende il largo la “Barca” della scuola che sventola bandiera europea
Data: Martedì, 06 marzo 2012 ore 16:32:54 CET Argomento: Redazione
Il
ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca ha incontrato a
Catania, presso l’istituto nautico “Duca degli Abruzzi”
circa cento dirigenti scolastici della Sicilia presentando le
linee guida del “Piano di azione e coesione per il miglioramento
dei servizi pubblici collettivi al Sud”. Già nel mese di gennaio
aveva incontrato a Napoli alcuni dirigenti scolastici
delle scuole del Meridione alla presenza del Ministro Profumo e
del Commissario Europeo per le politiche regionali, Johannes Hahn ed
ora ha dedicato una particolare attenzione alla scuola siciliana, la
quale, come ha dichiarato il direttore generale del Miur Sicilia, Maria
Luisa Altomonte ha saputo ben utilizzare nel quinquennio
2007/2011 la somma di 427.876.747,00 euro dei Fondi europei
PON. La parola d’ordine e la linea guida è :“miglioramento”
e tale intervento afferisce a tutte le aree dell’universo scuola:
dall’edilizia scolastica, che, come ha sottolineato l’assessore
regionale Mario Centorrino in Sicilia resta prioritaria ed
indispensabile; alla formazione dei docenti; all’uso delle
nuove tecnologie e poi ancora alle relazioni interpersonali; allo
sviluppo delle competenze per gli studenti, nella
prospettiva dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Il raccordo scuola e mondo del lavoro corrisponde all’azione n.1 del
Piano di coesione e mediante l’assegnazione di 99 milioni di euro
tende a migliorare le capacità dei giovani nel fare un bilancio delle
proprie competenze e nel progettare il percorso personale di
sviluppo. La possibilità offerta ai giovani di completare il
percorso formativo presso le aziende , mediante stage e tirocini di 3 o
8 settimane , potrà coinvolgere circa ventimila studenti delle classi
III, IV e V del secondo ciclo.
10 milioni di euro sono previsti per l’azione di
orientamento al fine di rendere più consapevole la scelta dei
ragazzi in merito ai propri percorsi di studio e di lavoro nei
passaggi decisivi tra i diversi ordini di scuola e le esperienze di
lavoro. All’azione di informazione orientativa si aggiunge il
bilancio delle competenze, integrato con gli esiti scolastici ed in
raccordo con il mondo del lavoro , delle professioni, dei mestieri e
della ricerca universitaria.
L’innovazione didattica mediante l’uso delle nuove tecnologie,
l’ampliamento dei laboratori e della dotazione tecnologica delle
scuole con strumenti digitali e innovativi nella didattica
è indicata nell’azione n.4, nella quale si prevede
l’assegnazione di circa 573 milioni di euro.
Per contrastare la dispersione scolastica che in Sicilia
coinvolge 45.727 ragazzi, pari quasi al 15% della
popolazione scolastica, il piano di coesione prevede
l’assegnazione della somma di circa 25.milioni di euro.
Sono previste, infatti, in 607 scuole delle realizzazioni di
prototipi di modelli a tempo prolungato nelle quali si
applica una metodologia didattica specifica per il recupero dello
svantaggio scolastico e sociale.
Il ministro Barca nel suo intervento ha ribadito più volte il concetto
dello sviluppo delle competenze, specie per le scuole delle
regioni appartenenti all’obiettivo convergenza:
Campania, Calabria, Puglia e Sicilia , che come ha indicato la
dott.ssa Lucrezia Stellacci, nuovo Capo di Dipartimento del
MIUR, potranno nel tempo elevare di 100 punti non solo i dati
Ocse-Pisa, bensì lo sviluppo del reddito pubblico.
Allo sviluppo delle competenze il Piano di azione e coesione del
Ministro Barca assegna la somma di centomilioni euro per innalzare il
livello di conoscenze e competenze di base, in particolare degli
studenti che hanno conseguito risultati inadeguati nelle
indagini nazionali.
Le diverse fasi di intervento previste disegnano un progetto
chiaro di recupero e di sviluppo delle competenze di base, un decisivo
potenziamento della lingua inglese nella scuola primaria e un
diffuso sviluppo delle competenze digitali per gli studenti di ogni
ordine e grado.
La diffusione della cultura europea e la possibilità di migliorare le
competenze nelle lingue comunitarie impegna l’azione n.2 del
Piano di coesione per 186 milioni di euro, prevedendo
l’opportunità per il 9% degli studenti gli studenti del secondo
grado di svolgere per circa quattro settimane
dei percorsi di studio nelle scuole estere al fine di migliorare
le competenze linguistiche oltre la capacità di adattamento ai
diversi contesti culturali europei.
Per la partecipazione a tale azione si prevede come criterio di
selezione quello del rendimento e del merito scolastico
oltre l’appartenenza a nuclei familiari con reddito basso.
Le positive esperienze già attuate, ha dichiarato il ministro Barca,
dovranno essere monitorate e verificate nella reale ricaduta didattica
e hanno prodotto un efficace sviluppo delle competenze.
Da questo annunciato risveglio e possibilità di fruizione dei fondi
europei la scuola siciliana, come ha dichiarato l’assessore Centorrino
ed in particolare la scuola catanese, come ha sottolineato il
presidente della provincia etnea Giuseppe Castiglione, ne avrà
certamente un grande beneficio.
E intanto la barca della scuola siciliana prende il largo verso nuovi
traguardi e sventola la bandiera blu con le stelle bianche.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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