Mozione del Collegio dei Docenti della Direzione Didattica “Mariele Ventre” di Ragusa – 29.2.2012
Data: Martedì, 06 marzo 2012 ore 08:40:00 CET
Argomento: Comunicati


invalsi Il Collegio dei docenti della scuola “Mariele Ventre” di Ragusa, nella seduta del 29.2.2012 ha approvato all’unanimità la seguente mozione, rivolta al MIUR, all’USR, all’UST e agli organi di informazione:

“Il Collegio dei Docenti, nel rispetto delle norme di legge che stabiliscono l’obbligatorietà delle Prove Invalsi, anche alla luce della recente precisazione introdotta con il Decreto Legge n.5/2012, che all’articolo 51 definisce tali prove come attività ordinaria d’Istituto, RITIENE DOVEROSO portare a conoscenza delle Signorie Loro e dell’opinione pubblica che, a giudizio unanime dei Docenti, tali Prove sembrano ampiamente inadeguate a fornire un quadro realistico sia degli apprendimenti degli alunni, sia della qualità del sistema scolastico, per le seguenti considerazioni:

  • Il carattere verticistico con il quale viene deciso il contenuto e le modalità delle Prove, esclude in partenza che le singole istituzioni scolastiche autonome siano coinvolte nell’elaborazione delle Prove, uguali per tutto il territorio nazionale. La standardizzazione delle Prove presupporrebbe un sistema scolastico centralizzato, nel quale, oltre a contenuti e tempi, anche le metodologie didattiche siano omogenee. Si tratta dell’esatto contrario del sistema scolastico italiano, basato sulla più ampia AUTONOMIA, tutelata anche a livello costituzionale (art. 117).

  • La validità del metodo di rilevazione degli apprendimenti basato su questionari chiusi e a tempo, è molto controversa; autorevoli pedagogisti vi riscontrano il rischio di un appiattimento e banalizzazione del complesso processo di apprendimento degli allievi. Nei Paesi nei quali tale metodo di valutazione e selezione è nato e si è consolidato (come gli USA), i risultati sono ormai messi apertamente in discussione, in quanto sembrano determinare una retro-azione che porta il sistema educativo a privilegiare obiettivi quali la velocità di risposta ed il nozionismo, piuttosto che obiettivi di formazione globale, riflessiva, critica e creativa.

  • Si ha il dubbio fondato che lo scopo finale di tali Prove sia non tanto la valutazione del sistema scolastico, quanto la valutazione delle singole scuole e dei docenti, per applicare una “premialità” che dovrebbe incentivare un maggiore impegno dei lavoratori della scuola. Questo è uno dei punti di maggiore ambiguità delle Prove Invalsi: da un lato il Ministro dell’Istruzione, prof. Profumo, presenta nel programma di governo, fra le azioni prioritarie “a) Rilancio e sviluppo dell'autonomia nelle scuole (Organico funzionale; Reclutamento; Mobilità; Revisione del regolamento di contabilità delle scuole). (...) e) Sviluppo del sistema nazionale di valutazione (Valutazione come controllo della qualità del sistema e suo miglioramento in un contesto di piena trasparenza e a sostegno dell'innovazione delle scuole autonome, in linea con le migliori esperienze internazionali)”, dall’altro, lo stesso Ministro avanza ipotesi di premi al “merito”, misurato anche attraverso le prove Invalsi. Con quale serenità e obiettività i colleghi somministreranno o correggeranno le Prove dei PROPRI alunni, temendo che il risultato finale possa essere la valutazione (con premi o penalizzazioni) del proprio lavoro? Quale validità si può attribuire a queste Prove AUTOGESTITE?

  • Un’ultima considerazione: si ritiene veramente prioritaria la VALUTAZIONE degli apprendimenti o non sarebbe meglio, come suggeriscono stimati ispettori ministeriali, VALUTARE soprattutto il sistema scolastico, le relazioni intra-sistemiche e le procedure?

In conclusione, il Collegio dei Docenti della Scuola “Mariele Ventre” di Ragusa offre le proprie considerazioni alle Signorie Loro, in pieno spirito di collaborazione, nel comune intento di migliorare una istituzione nella quale tutti noi crediamo profondamente: la scuola pubblica italiana.”

Il Dirigente Scolastico
Prof. Giuseppe Palazzolo







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