Giulio Girardi, un cattolico contro corrente
Data: Sabato, 03 marzo 2012 ore 08:00:00 CET
Argomento: Redazione


Giulio GirardiE’ scomparso recentemente Giulio Girardi (Il Cairo, 23 febbraio 1926 – Rocca di Papa, 26 febbraio 2012), docente universitario, presbitero, teologo e filosofo italiano. Un uomo che ha dedicato la sua esistenza alla ricerca appassionata del senso della vita e della storia. Dopo aver trascorso l’infanzia a Parigi, nel 1931, si trasferisce con la famiglia a Beirut (Libano), dove riceve la sua prima istruzione presso la scuola italiana retta dai domenicani. Nel 1937, dopo la separazione dei genitori, con la madre e la sorella si trasferisce ad Alessandria d'Egitto; qui frequenta la scuola media italiana presso i salesiani. Nel 1939, maturata la sua scelta vocazionale, viene inviato in Italia, dove inizia gli studi superiori, poi quelli filosofici e teologici, per la formazione al sacerdozio nell’ordine dei Salesiani. Nel 1950, completati gli studi filosofici e il dottorato in filosofia, con una tesi sulla metafisica di san Tommaso d'Aquino, compie gli studi di teologia presso l’Università Gregoriana di Roma, dal 1951 al 1953 e presso l’Università Salesiana di Torino, dal 1953 al 1955. Il 1 gennaio 1955, a Torino, viene ordinato presbitero. È docente di Storia della Filosofia e di Metafisica presso la Facoltà Salesiana di Torino, dove, nel 1969, viene espulso per “divergenze ideologiche”, si trasferisce, allora, a Parigi, dove è docente di antropologia presso la facoltà di Filosofia dell’Università Cattolica e di Introduzione al marxismo presso l’Istituto di Scienze e Teologia delle Religioni. Negli stessi anni, insegna Antropologia, Introduzione al Marxismo e Teologia della Liberazione presso l’Istituto Superiore di Pastorale “Lumen Vitae” di Bruxelles. Nonostante la sua notevole attività accademica e la partecipazione ai lavori del Concilio Vaticano II, in qualità di perito, la sua scelta di impegno con i Movimenti di base, la presa di posizione per il marxismo e la sua adesione, in America Latina e in Europa, al movimento dei Cristiani per il Socialismo, determinano la sua definitiva espulsione dall’Università Cattolica di Parigi, nel 1973, e, l’anno successivo, dall’Istituto “Lumen Vitae” di Bruxelles. Anche se prosegue la docenza universitaria presso le università italiane di Lecce e di Sassari, dove insegna Filosofia della Storia e della Politica, dal 1978 al 1996, sino a quando, cioè, si congeda dall’insegnamento. Nel 1962, Girardi viene invitato come esperto al Concilio Vaticano II, in qualità di profondo conoscitore del marxismo e delle problematiche dell’ateismo contemporaneo, dove collabora alla progettazione e alla stesura dello Schema XIII, che darà vita alla Costituzione pastorale Gaudium et Spes. Nei primi anni ’60 inizia la sua partecipazione al dialogo tra cristiani e marxisti, in molteplici incontri, a livello nazionale e internazionale. Alla sua ricerca filosofica, affianca un impegno sempre crescente con le realtà di base, in Italia e nel mondo, che iniziano a coniugare l’aggiornamento conciliare con l'impegno politico. La sua conoscenza dell’America Latina lo porta sempre più frequentemente in giro per il mondo; è tra i protagonisti della nascente teologia della liberazione, di cui è uno dei maggiori divulgatori in Europa. Nel 1972 partecipa al primo incontro continentale dei Cristiani per il Socialismo, a Santiago del Cile. Nel 1977, dopo lunghi conflitti e dopo essere stato espulso da tutte le università cattoliche, dove era docente, viene anche dimesso dalla congregazione salesiana e sospeso a divinis. Girardi, però, continua il suo impegno di solidarietà con i popoli latinoamericani e la sua opera di animatore e formatore nelle comunità di base, così come negli organismi di riflessione e di dialogo tra cattolici e comunisti. Nel 1980 compie la sua prima visita in Nicaragua, ove solidarizza con la rivoluzione sandinista e esprime la sua collaborazione con i vari movimenti ecumenici, indigeni e popolari di questa nazione.
Dal 1986 si reca anche a Cuba, ogni anno, collaborando con diverse istituzioni culturali ed ecumeniche; dal 1988 è impegnato nella solidarietà con il movimento indigeno, specialmente in Messico, Ecuador e Bolivia, e dal 1992, con il movimento macroecumenico dell'Assemblea del popolo di Dio, in cui alle tradizionali tematiche della liberazione, si unisce la riscoperta delle origine etniche e indigene dei popoli sudamericani. Fino ai primi anni del nuovo secolo, continua ad occuparsi anche delle tematiche riguardanti l’educazione popolare e il nascente movimento per la pace.
Nel corso degli anni, però, non ha mai trascurato il suo impegno in Italia, soprattutto, nel campo della ricerca partecipativa sulle condizioni del mondo del lavoro e sulle trasformazioni della coscienza cristiana di fronte alle mutazioni del contesto sociale. Nel 2005, con il suo ingresso nel movimento “Noi Siamo Chiesa”, di cui è stato uno dei maggiori ispiratori, ha favorito lo sviluppo delle tematiche di impegno politico ed ecclesiale da lui coltivate in tanti anni di studio e di dialogo.
Giulio Girardi ha pubblicato molti saggi tra i quali ricordiamo, Marxismo e cristianesimo; Credenti e non credenti per un mondo nuovo; Cristianesimo, liberazione umana, lotta di classe; Cristiani per il socialismo, perché?; Sandinismo, marxismo, cristianesimo; La conquista dell’America. Dalla parte dei vinti; Il popolo prende la Parola. Il Nicaragua per la teologia della liberazione; Che Guevara visto da un cristiano; Le rose non sono borghesi. Popolo e cultura del nuovo Nicaragua.
Giulio Girardi, con la sua vita e il suo impegno, ha dimostrato che può nascere ed esistere una chiesa nuova, diversa, alternativa, più vera e rispondente all’autentico messaggio evangelico. Come quella che amiamo noi. Una chiesa che ancora tarda a venire!

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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