Dimensionamento scolastico in Lombardia 2012-2013, meno 60 scuole e contrazione del 20% del personale: Una Follia!
Data: Venerdì, 02 marzo 2012 ore 10:10:00 CET
Argomento: Opinioni


Roberto Formigoni La Giunta della Regione Lombardia, con Deliberazione n. IX/3039, nella seduta del 22 Febbraio 2012, su proposta dell’Assessore all’Istruzione Valentina Aprea, ha approvato il Piano di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche per l’a.s. 2012/2013 in attuazione del decreto legge n. 98/2011, addirittura superando gli obiettivi della stabiliti dalla manovra economica varata dal Governo nel Luglio 2011. Il Piano, di fatto, cancellerà 60 autonomie scolastiche invece di 24!
L'Assessore regionale all'istruzione Valentina Aprea afferma che sono state rispettate pienamente le scelte realizzate dalle Province a livello territoriale secondo criteri di gradualità ed equità, tenendo conto le specificità locali e le situazioni complesse suggerite dalle Province.

Il Piano regionale di dimensionamento individua 1227 autonomie scolastiche in Lombardia, di cui 865 del primo ciclo di istruzione e 362 del secondo ciclo. Il primo ciclo prevede la verticalizzazione delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado in istituti comprensivi. Il numero oltre il quale non è previsto l’accorpamento è di 1000 studenti, ridotto a 500 per i piccoli centri. Per il Dirigente Scolastico ‘condiviso’ con altri istituti, precisa la delibera regionale, è previsto il limite di 600 studenti, ridotto a 400 per i piccoli centri.

I dati del dimensionamento scolastico forniti dalla Regione si riferiscono a un taglio di 60 scuole lombarde, Si prevede una contrazione del 20% del personale scolastico creando di fatto un peggiormento dell'offerta formativa lombarda.

Quello che sta succedendo in Lombardia è la dimostrazione che l'ipotesi della regionalizzazione e del prof a chiamata sono più che una teoria. Il danno all'istruzione pubblica di Stato è pesantissimo!

L'assessore Aprea decide insieme a Formigoni un dimensionamento "strano", al dato complessivo che coinvolge quasi 1.300 istituzioni autonome scolastiche, sul territorio si mantengono autonomie dell’ordine di 500 alunni, anche al di fuori autonomie (scuole ) di montagna e nello stesso tempo vengono create alcune al di sopra dei 2.000 alunni, tre volte tanto! L'esempio allucinante riguarda le province di Lecco e Brescia.

Siamo veramente preoccupati e chiediamo alle forze politiche di intervenire perchè la scelta di Formigoni e Aprea hanno disatteso l'obiettivo fissato dallo stato ad una diminuzione di 24 autonomie scolastiche cancellandone di fatto 60!!!
Una nuova ondata di esuberi sta per colpire la Regione Lombardia ma questa notizia non si deve conoscere.

prof. Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola Lombardia





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