La teoria dei tre limoni!
Data: Giovedì, 01 marzo 2012 ore 15:10:00 CET
Argomento: Opinioni


Albert Einstein Senza fare ipotesi di complotti o strane congiunture, il problema della riorganizzazione del personale scolastico nasce dalla difficoltà giurassica di definire esattamente il numero del personale impiegato a tempo indeterminato e a tempo determinato in tutta Italia.
E’ stranissimo come nell’era delle tecnologie e dei portali del Miur come Istanza On line e della posta elettronica certificata non si possa censire in modo definitivo il numero dei posti liberi nelle singole scuole.
Sappiamo con assoluta certezza che gli uffici scolastici provinciali tengono un numero di cattedre sempre congelate per sistemare gli eventuali ricorsi degli insegnanti e del personale non docente ma questo non giustifica l’enorme confusione che si crea ogni anno nel periodo dei pensionamenti, dei passaggi a tempo indeterminato e purtroppo degli esuberi. Per non parlare del calvario delle supplenze sui posti rimasti vacanti fino al 31 agosto oppure fino al 30 giugno da assegnare al personale abilitato e/o di terza fascia e degli spezzoni.

Ricordiamo, per chi se lo fosse scordato, che il ministro Fioroni nel 2007 chiuse le graduatorie permanenti degli insegnanti della scuola (D.D.G. 16 marzo 2007), trasformandole in Graduatorie ad Esaurimento (GE). Dopo il ministro Moratti, il Ministro Gelmini, in seguito ai tagli alla scuola conseguenti alla Finanziaria del 2008, chiuse i battenti alle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS). L’attuale Ministro Profumo, sulla scia delle scelte distruttive dell’ex capo del MIUR, addirittura definisce nuovi posti superiori a quelli delle stesse SSIS.
I TFA, purtroppo, senza la sistemazione degli esuberi e degli assetti delle classi di concorso creeranno nuovo precariato ed illusioni tra i giovani docenti e tutto il personale non stabilizzato. La sensazione palpabile è che ci sia un forte desiderio nell’area della politica moderata di favorire le scuole paritarie proprio per i requisiti di ammissione ai TFA. Lo so qualcuno griderà allo scandalo, Paolo come sei banale…

Ma non mi interessa io lo scrivo: bisognerebbe stabilizzare tutti i posti in organico, successivamente definire i posti per i TFA (Tirocini Formativi Attivi), per i corsi di riconversione e per il concorsone. Invece cosa sta succedendo? Con l'aumento degli abilitati si sposteranno soltanto i numeri ma il problema dei contratti a tempo determinato rimarrà comunque... Faccio un esempio (utile per i politici che non conoscono l‘assetto scolastico): vado al mercato e compro la frutta, la porta a casa e la sistemo in frigo. Mi dimentico i limoni ma mi accorgo che non c'è più posto in frigo, allora decido di comprarne solo due o tre fino a quando non si libererà il frigo... è così complesso il concetto?
Chiarisco che non ce l’ho con i precari perché sono la ricchezza della scuola pubblica. Portano innovazione e nuove idee, bisognerebbe sfruttare la loro voglia di lavorare nella scuola, magari con inserimenti in progetti finché non riusciranno a firmare un contratto a tempo indeterminato.

La proposta Formigoni in Lombardia, della chiamata diretta degli insegnanti, rischia di creare drammatici problemi nella composizione degli organici nelle scuole lombarde. Lo definisco senza mezzi termini, quello di Formigoni -Aprea, un sistema di reclutamento del personale pericoloso e anti costituzionale. Lavorare nella scuola pubblica entrando dalla porta principale senza teletrasporti e funivie lombarde… dovrebbe essere gratificante comunque per il ruolo che si riveste. Io rivendico il ruolo dell’insegnante come educatore, tutor, mentore del terzo millennio, come elemento fondamentale per la crescita dei giovani sotto il profilo etico, morale, educativo e culturale. La vera rivoluzione sarebbe quella di consegnare ai giovani questa Italia e non lasciarla nelle mani dei soliti nonni… furbetti!

prof. Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola Lombardia





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