A Palermo scuole al freddo, è rivolta. In aula come sulla neve
Data: Mercoledì, 29 febbraio 2012 ore 12:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Alunni, genitori e insegnanti sul piede di guerra per la mancanza di riscaldamento nelle scuole cittadine. Stamattina, per protestare contro le aule gelide, gli studenti del liceo artistico “Damiani Almeyda” di via Vivaldi non hanno fatto lezione, così come quelli dell'istituto comprensivo “Antonio Ugo” di via Arculeo, dove già da un paio di settimane la preside è stata costretta a sospendere il tempo prolungato, appunto, per il freddo. Nel caso dell'Almeyda, mancava il rifornimento di gasolio, arrivato soltanto dopo la protesta, nella tarda mattinata.
All'Antonio Ugo, invece, genitori hanno addirittura chiamato la polizia per avere risposte sul guasto all'impianto di riscaldamento, fuori uso ormai da tre anni. Così sono rimasti fuori, accanto ai loro figli, avvolti in sciarpe, scialli e cappotti, finché sono arrivati i tecnici del Comune a promettere che nei prossimi giorni proveranno ad attivare la caldaia per capire la natura del guasto.
"Non è possibile - dice Alessia Francolino, rappresentante degli studenti dell'Almeyda - svolgere l'attività didattica in condizioni disumane. Abbiamo chiesto alle autorità competenti di risolvere subito la questione dei riscaldamenti, perché non si possono seguire le lezioni in aule gelide. Solo dopo la nostra protesta il problema è stato risolto".
Ma il problema freddo, coinvolge a macchia di leopardo decine di scuole cittadine. Proteste dei genitori anche alla scuola media “Setti Carraro” di via Tiepolo. A causa di una falla nella rete idrica che alimenta il riscaldamento, metà della scuola è al gelo. L'Amg, nei prossimi giorni, dovrebbe effettuare ulteriori sopralluoghi per risolvere il problema. Gravi disagi anche al plesso “Trinacria” della scuola Garzilli, dove, dopo ripetuti reclami, soltanto stamattina, gli operai del Comune hanno fatto un sopralluogo per sistemare l'impianto idrico che comprometteva anche il riscaldamento. Al gelo anche gli studenti delle elementari “Valverde” nella via omonima e della Ferrara di piazza Magione e anche dell'istituto comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” di via Fiume. In questi tre istituti il riscaldamento non è mai esistito o sarebbe da sostituire.
Gli alunni, di regola, ormai, seguono le lezioni con le coperte sulle gambe e con lo scaldino sotto il giubotto. "Andiamo a scuola - dice Rosa Maria Rizzo, dirigente dei tre plessi - come se andassimo in gita sulla neve. Siamo equipaggiati. Ma anche in queste terribili condizioni, i nostri alunni, sostenuti dai genitori, continuano a entrare in una scuola senza mezzi".
E stamattina è stato montato il ponteggio alla media “Gregorio Russo” di via Tindari a Borgo Nuovo per sistemare la guaina del tetto e risolvere il problema delle infiltrazioni d'acqua, mentre rimane il problema del riscaldamento, che anche qui, per un problema di guasto alla rete, funziona solo in un terzo della scuola.
Parziale riscaldamento anche alla sede centrare dell'istituto “Pino Puglisi” di Brancaccio, dove in alcune aule le piastre dei termosifoni non funzionano e andrebbero sostituite. "Lo scaldino personale - dice il vicepreside Domenico Buccheri - è la moda di quest'anno. Gli alunni in scuola come la nostra non possono farne a meno per resistere al freddo delle aule. Sappiamo bene che in questo momento è difficile trovare interlocutori al Comune".
Persino alla scuola media “Pecoraro” di piazza Europa, dove sono appena ripartiti i lavori di ristrutturazione, l'impianto di riscaldamento non è funzionante e il freddo è insostenibile.

Claudia Brunetto
La Repubblica, ed. Palermo





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