Integrazione come mission «Sostegno a 663 studenti»
Data: Martedì, 28 febbraio 2012 ore 12:52:42 CET
Argomento: Rassegna stampa


CINAP Da una logica di semplice erogazione di servizi secondo standard generalizzati a una gestione centrata sulla lettura dei bisogni della persona: è un "salto" notevole del modo di intendere la propria mission, quello che nell'ultimo biennio ha qualificato, a dispetto del dimezzamento del budget, l'attività del CInAP, Centro per l'Integrazione Attiva e Partecipata dell'Università di Catania, istituito per legge al fine di offrire le prestazioni utili ad accompagnare gli studenti con disabilità lungo il percorso formativo.
«La nostra attività - spiega il prof. Santo Carnazzo, presidente del CInAP - mira a definire percorsi individualizzati che consentano a ciascuno di essere protagonista attivo del proprio progetto di vita.

Attraverso colloqui e incontri tra operatori e studenti, cerchiamo di raggiungere nei fatti condizioni di pari opportunità e piena inclusione all'interno dei contesti universitari. In linea con la volontà di cambiamento reale sollecitato e realizzato dal rettore Antonino Recca, abbiamo voluto sviluppare una nuova cultura della disabilità nell'Università e nel territorio: un rapporto rinnovato fra gli studenti con disabilità e l'Ateneo che li accoglie, contraddistinto da un senso di appartenenza e da un sentimento di fiducia verso le attività realizzate».
E il giudizio degli studenti seguiti è in effetti molto lusinghiero: dal monitoraggio dei servizi offerti, voluto per verificare il lavoro effettuato quotidianamente e il gradimento da parte dei diretti destinatari, emerge che il 93% delle valutazioni sui servizi del Centro è distribuito tra "ottimo" e "buono".

A rivolgersi al CInAP nell'ultimo anno accademico (2010-2011) sono stati 663 studenti, dei quali oltre 500 con una percentuale di invalidità uguale o superiore al 66%. Numerose le forme di supporto: tra le altre, l'assegnazione di servizi di tutorato generico e specializzato, sussidi tecnologici e didattici, specifici progetti individualizzati, prove d'esame equipollenti. Nonostante le difficoltà dovute al taglio del 50% delle risorse economiche, il CinAP ha dato continuità ai suoi servizi ed ha anzi implementato il lavoro di rete (attraverso accordi, protocolli d'intesa e collaborazioni con altre realtà istituzionali) e quello di progettazione (declinata sul livello locale, nazionale ed europeo). Frutto di questa scelta, in particolare, è l'approvazione del progetto sperimentale "Life - Lavorare Includere Formare Essere", nato da una collaborazione con le Università di Milano Statale, Politecnico di Milano, Milano-Bicocca, Insubria, Brescia, Bergamo, in cui l'Ateneo catanese è stato individuato come capofila in virtù delle buone prassi attuate.

«L'idea progettuale - sottolinea il dott. Carmelo Pappalardo, responsabile amministrativo del Centro - muove dalla consapevolezza che la conclusione del percorso formativo universitario rappresenta in realtà l'inizio di una nuova e complessa fase della vita, in cui la ricerca del lavoro si rivela un passaggio fondamentale per la piena realizzazione personale e professionale di ciascun individuo, tanto più per gli studenti con disabilità».
Sostenuto dal Miur, il progetto prevede quindi l'applicazione di nuovi strumenti e procedure per il "placement" di laureandi e laureati con disabilità che si affacciano sul mercato del lavoro.

La Sicilia





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