Anche TUTTOSCUOLA si accorge che Lo stipendio di dirigente scolastico è la metà di quello di un dirigente amministrativo
Data: Lunedì, 27 febbraio 2012 ore 13:19:32 CET
Argomento: Ministero Istruzione e Università


Finalmente anche la grande stampa nazionale comincia ad evidenziare quello che da dieci anni la dirigenza scolastica ha continuamente denunciato e posto all’attenzione delle forze governative durante le rituali rinnovazioni dei contratti dell’area V e cioè della colossale sperequazione delle retribuzioni tra la dirigenza scolastica di seconda fascia e la analoga dirigenza di seconda fascia dei Ministeriali e più in generale di tutto il Pubblico Impiego.
Riportiamo da Tuttoscuola dal sito www.tuttoscuola.com di lunedì 27 febbraio 2012

“ Abbiamo messo a confronto il cedolino dell’ultimo stipendio percepito a gennaio 2012 da un dirigente scolastico di media anzianità con quello di un dirigente dell’amministrazione con anzianità simile, avvalendoci dei dati pubblicati sul sito del Miur, nella sezione “trasparenza valutazione merito”.
Sommando lo stipendio tabellare, la retribuzione individuale di anzianità, l’indennità di vacanza contrattuale, la retribuzione di risultato e la retribuzione di posizione (quota fissa e variabile), il dirigente scolastico dispone di una retribuzione annua complessiva, comprensiva della tredicesima mensilità, di circa 63 mila euro.
Il collega dirigente dell’amministrazione (centrale o periferica) percepisce mediamente 127 mila euro all’anno, con una retribuzione che può variare di 20 mila euro (in più o in meno).
La differenza non la fa il tabellare (3.300 all’anno in più per il dirigente amministrativo), ma la retribuzione di posizione (fissa e variabile) con più di 20 mila euro all’anno, e la retribuzione di risultato che è mediamente superiore di 36 mila (la differenza può sfiorare i 60 mila euro).
Alla fine il dirigente scolastico percepisce 63 mila euro all’anno, il dirigente amministrativo 127 mila: il rapporto è inferiore alla metà, 49%!
Circa vent’anni fa la retribuzione del personale direttivo della scuola (presidi) era pressoché uguale a quella dei colleghi dell’amministrazione. Poi quest’ultimi iniziarono l’escalation retributiva per effetto anche della riforma dell’Amministrazione pubblica, aprendo la forbice retributiva rispetto ai capi d’istituto, rimasti ancorati ai livelli retributivi dei docenti.
Eppure sono dirigenti gli uni e dirigenti gli altri, ma, come si vede, nei fatti i dirigenti scolastici sono considerati dei… cugini poveri. “

Questo in sintesi è il danno patito dalla categoria al quale stiamo cercando di porre rimedio ricorrendo alla magistratura visto che ci è stata preclusa la via negoziale dal blocco della contrattazione intervenuta con Brunetta e ora confermata da Monti.





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