Prof spaccia a scuola, carabinieri lo arrestano. Denunciato da telefonata anonima, aveva cocaina e marijuana
Data: Giovedì, 16 febbraio 2012 ore 20:27:36 CET
Argomento: Eventi


Arrestato per spaccio di droga un professore dell'istituto 'Enriques'
I carabinieri lo hanno sorpreso davanti alla scuola con 50 grammi, fra marijuana e cocaina. Insegna
Un insegnante dell'istituto Statale di Istruzione Superiore Federigo Enriques di Castelfiorentino è stato arrestato dai carabinieri, sorpreso davanti alla scuola di via Duca d'Aosta con cocaina e marijuana che, sospettano gli investigatori, intendeva spacciare a scuola.
Il professore, Giuseppe Ferrucci, 42 anni, di Colle Val d'Elsa, è accusato di detenzione ai fini di spaccio.
Nascosti nella sua auto c'erano 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana.
I militari erano stati allertati da una telefonata anonima con cui sono stati informati che l'insegnante spacciava a scuola.
Ai carabinieri era stata descritta anche l'auto a bordo della quale sarebbe arrivato.
"C'é un insegnante che spaccia a scuola e che arriva con una Bmw scura", questo il tono della chiamata in cui sarebbe stato anche indicato il nome del prof.
I militari hanno scorto la Bmw scura che era stata indicata e l'hanno bloccata.
La droga era nascosta nella scatola di un faro posteriore della vettura.
L'arresto è avvenuto ieri, mercoledì 15 febbraio, a mezzogiorno e mezzo.
Ora il docente, che insegna Laboratorio di sala e vendita, all'Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione, e che si è anche occupato della partecipazione degli studenti a concorsi per barman in giro per l'Italia, si trova nel carcere fiorentino di Sollicciano.
La preside della scuola, la professoressa Paola Paparetti, al momento non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
A quanto pare anche questa mattina, giovedì, all'interno degli uffici erano presenti alcuni carabinieri per raccogliere indizi e testimonianze.
Un insegnante di una scuola di Castelfiorentino sorpreso dai carabinieri davanti all’istituto con la droga. L'uomo è accusato di detenzione ai fini di spaccio

 Doveva educare, ma non alla droga. E' finito in manette un insegnante di una scuola di Castelfiorentino sorpreso dai carabinieri davanti all’istituto con cocaina e marijuana che, come sospettano gli investigatori, intendeva spacciare a scuola. Il prof, Giuseppe Ferrucci, 42 anni, è accusato di detenzione ai fini di spaccio.
Nascosti nella sua auto c’erano 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana. I militari erano stati allertati da una telefonata anonima con cui sono stati informati che l’insegnante spacciava a scuola.
L’uomo, dopo la telefonata anonima, è stato atteso dai militari davanti all’Itis ‘’Enriquez’’ di Castelfiorentino: ai carabinieri era stata descritta anche l’auto a bordo della quale sarebbe arrivato.
‘’C’è un insegnante che spaccia a scuola e che arriva con una Bmw scura’’, questo il tono della telefona in cui sarebeb stato anche indicato il nome del prof.
I militari hanno scorto la Bmw scura che era stata indicata e l’hanno bloccata. La droga era nascosta nella scatola di un faro posteriore della vettura.

L’ambiente scolastico è diventato terreno di caccia per i “venditori di morte”. E’ inquietante pensare che, anche coloro che dovrebbero istruire, sono complici di promuovere questa piaga sociale che distrugge e lobotomizza le menti dei giovani. Oltre al già noto indottrinamento dei professori sessantottini che vorrebbero ogni studente omologato al loro standard politico e culturale, i risvolti della totale mancanza d’amore per la propria professione sfociano sempre più spesso in comportamenti criminali. Sono finiti i tempi in cui i professori erano Maestri di vita.
I corridoi delle nostre scuole, i cortili, i bagni sono veri e propri luoghi di spaccio e consumo, tutti lo sanno, ma l’omertà è troppa. Senza contare che per uno studente medio, imbottito di idiozie, drogarsi è considerato un hobby da fighi. Vuoi essere accettato?Drogati!Vuoi far parte di un gruppo?Fatti un bel tiro a pieni polmoni, insieme al fumo , s’insinuerà nel tuo corpo il seme del fallimento. Sei caduto nella trappola del sistema, sei il ribelle che si comporta come tutti gli altri: sei uno sfigato.
In questa società dove l’immagine viene prima di tutto, i ragazzi vendono la propria anima al “diavolo” per trasgredire, per acquistare uno status symbol tra i propri coetanei, per avere l’illusione di non essere omologati al sistema. Fare uso di cannabis non rende ribelli solo perchè la legge lo vieta, anzi, omologa alla massa, omologa a tutti quei tossici, troppo impegnati a ricercare dosi (coca, ero, pasticche, fumo, erba), per avere il coraggio di occupare piazze, scuole, strade e gridare a gran voce l’ indignazione verso questo sistema che ci nega un futuro, ci vuole schiavi del consumo, ignoranti, privi di stimoli.
Da diciassettenne e da studente vorrei fare un appello personale a coloro che leggeranno questo breve articolo: non gettare la vita tra le mani di chi ti vuole male, non gettarti nelle braccia di chi sta cercando di toglierti il futuro. Studia, leggi, informati il più possibile, dedicati alle tue passioni, alla musica allo sport e impara a difenderti, a gridare la tua opposizione perché se vuoi un futuro, dovrai conquistartelo giorno per giorno, con le unghie e con i denti. Ama la tua vita, perchè hai avuto questo dono ma, stanne certo, non ci sarà una seconda chance.
E poi…in confidenza, se oltre al consumo di droga da parte di tutti i tuoi amici e conoscenti, anche i tuoi professori spacciano, forse, forse, non è poi una roba tanto da ribelli, no?

 

 

 







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