Ops sorry
Data: Giovedì, 16 febbraio 2012 ore 19:20:30 CET
Argomento: Opinioni


L'università di Agraria di Firenze organizza un convegno dal titolo “Dalla pecora al pecorino”, un funzionario solerte, forse aiutato da un traduttore on line, traduce per gli ospiti inglesi “From sheep to doggy style”. Che “pecora” si traduca con “sheep” ci siamo, il problema è che “pecorino” si traduce con “pecorino” (proprio come “ciao”, “spaghetti” e, ahinoi, “mafia”). Ma il guaio più grande è che “doggy style” non significhi pecorino ma, scusate la franchezza e allontanate i bambini, “pecorina”, già come la famosa posizione del kamasutra che poi non è il femminile del formaggio. Lo stile sobrio del nostro nuovo direttore ci induce a non approfondire l'argomento ma a passare direttamente al finale della storia.
Provate ora ad immaginare come la ministra Gelmini, nota per i tunnel per neutrini, avrebbe tentato di giustificare la gaffe, il nuovo ministro, che avrà pure tanti difetti, ma che dimostra un marcato “sense of humor” pubblica invece sul sito del ministero una nota autoironica che riportiamo:

 
“Cari amici della rete, ultimamente vi abbiamo intrattenuto con alcuni errori involontariamente comici, tra i quali:

1. Il portale “Scuola in chiaro” che includeva fra i comuni italiani alcune località, tra cui Caporetto, che non lo sono più da decenni;

2. Da ultimo - per ora… - una traduzione maccheronica dall’italiano all’inglese, dagli effetti esilaranti, di un bando di ricerca relativo al formaggio pecorino.

Non potete nemmeno immaginarvi quanto sia grande ed estesa la struttura amministrativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Sono grandi numeri: oltre 10 mila scuole, quasi 1 milione di insegnanti, circa 8 milioni di studenti, migliaia di dirigenti, centinaia di migliaia di personale non docente e amministrativo, uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Senza contare gli atenei, i professori universitari, gli enti di ricerca, i ricercatori e, anche in questo caso, tutto il personale delle amministrazioni. Non sbagliare mai è quasi impossibile.

Per questo vi ringraziamo dell’attenzione e dell’affetto con il quale quotidianamente leggete e scrutinate le migliaia di pagine e documenti pubblicati da questa amministrazione. Grazie alle vostre segnalazioni siamo venuti a conoscenza anche noi di errori, alcuni dei quali decisamente surreali. Si tratta di un lavoro prezioso che ci aiuta a correggerci e a migliorare. Vi invitiamo a continuare a farlo e, se vorrete, l’ufficio stampa e il sito sono a disposizione per le vostre segnalazioni.”
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Camillo Bella
camillo@camillobella.it





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