Bidello esemplare
Data: Giovedì, 16 febbraio 2012 ore 16:22:44 CET
Argomento: Redazione


“Tutti coloro che operano a scuola, a qualsiasi titolo, ruolo e mansione  appartengono alla schiera degli “educatori”. Il signor Giancarlo,  così lo chiamavano i ragazzi della scuola primaria  “Mignone” del quartiere di Leghino alla periferia di Savona,  collaboratore scolastico, il quale si faceva ancora chiamare “bidello”, è stato premiato dal sindaco della città per aver compiuto un lodevole gesto di attenzione  educativa. Giovanni Garulla, di 61 anni, pittore di professione, la settimana prima di andare in pensione nel mese di giugno ha pitturato a proprie spese  le pareti delle aule di  quella che ha ritenuto da sempre  la “sua” scuola . Questo suo gesto, considerato un “regalo” per i bambini che ha visto crescere, è stato molto apprezzato dalle Maestre le quali a settembre  gli hanno organizzato una festa a scuola.
Questo suo gesto lodevole e degno di apprezzamento è ora ribaltato alla cronaca perché il Sindaco di Savona ha  consegnato un premio al generoso benefattore della scuola, elogiando il suo gesto di prezioso contributo al bene comune.
“Volevo dare agli alunni in ambiente accogliente nel quale fosse piacevole stare” così ha dichiarato  il signor Giancarlo ai giornalisti presenti alla cerimonia in Municipio rivelando  il suo atteggiamento nei confronti della scuola e la valenza della sua professionalità di “collaboratore”.
Amare il proprio lavoro, sentire la scuola come qualcosa che ci appartiene  e quindi curarne la pulizia, l’ordine, l’igiene, non sono solo formule scritte nel decalogo del collaboratore, ma vengo applicate e messe in atto con tanto impegno.
In un momento difficile di tagli, di tasse aumentate, di  riduzione della spesa pubblica e  di crisi nelle cassi comunali il contributo del singolo cittadino è certamente prezioso  e di comune utilità.
Anche nelle nostre scuole abbiamo lodevoli esempi di dedizione e di forte attaccamento al lavoro, ma spesso nessuno ne parla, restano nel chiuso del contesto lavorativo  e non vengono adeguatamente valorizzati e riconosciuti.
Abbiamo avuto  anche genitori che hanno cooperato per sistemare  porte e finestre e qualcuno si è anche fatto carico in proprio dell’acquisto degli arredi e persino di un’intera aula: la cattedra con  25 banchi e 25 sedie. Queste notizie , purtroppo, non trovano ospitalità nei nostri giornali.
Quando ha ricevuto il premio dal sindaco Federico Berruti, il signor Giancarlo che si è recato in Municipio insieme alla moglie,  ha esclamato “Non me l’aspettavo. Sono davvero orgoglioso”.
Il racconto del bidello di Savona, al quale La Stampa di Torino ha dedicato un’ampia pagina,   rivela come il bene, se  opportunamente conosciuto, produce tante positività ed ora si auspica che il gesto di attenzione del sindaco di Savona venga ripetuto da altri sindaci  e che  i dirigenti scolastici valorizzino sempre più il  prezioso lavoro dei collaboratori scolastici  che effettivamente  “collaborano” al buon funzionamento della scuola  e cooperano con il loro esempio educativo alla formazione degli studenti.
Giuseppe Adernò
 g.aderno@alice.it





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