Sindacati lombardi, se ci siete, battete un colpo!
Data: Giovedì, 16 febbraio 2012 ore 10:06:47 CET
Argomento: Redazione


E le stelle stanno a guardare, si direbbe! La giunta Formigoni è riuscita a varare, in questi giorni, una legge regionale che rappresenta un pesantissimo attacco alla scuola ed all’istruzione pubblica, così come previste dalla nostra Costituzione, tendente a demolire l’omogeneità dei livelli formativi e del reclutamento degli insegnanti su tutto il territorio nazionale. Un attacco alla scuola di tutti e per tutti, alla scuola che deve garantire pari opportunità ad ogni cittadino. L’altra novità di rilievo è la nomina dell’on. Valentina Aprea ad assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione Lombardia, che corona, sicuramente, un progetto politico, lungamente caldeggiato dalla Lega Nord, e tendente a rilanciare la politica di “regionalizzazione degli istituti e di demolizione delle graduatorie ad esaurimento a vantaggio della chiamata diretta”. E la Regione Lombardia, con l’approvazione di questa nuova legge, si sta dichiarando pioniera, per non perdere il sostegno politico della Lega Nord e accontentare gli ambienti ciellini lombardi. Anche il mitico on. Pittone è tornato alla ribalta della cronaca parlamentare con le sue ben note ridondanti e demagogiche dichiarazioni contro la scuola pubblica e per l’abolizione del valore legale del titolo di studio.
E noi possiamo restare a guardare? Possiamo permettere che venga perpetrato un simile scempio? È arrivato il momento, per chi comprende che simili provvedimenti porteranno la scuola italiana allo sfascio, di prendere l’iniziativa di un’azione di lotta e di protesta organizzata. Chi sa parli, anzi, gridi! Se non ora, quando? Bisogna chiedere a tutti i docenti e, soprattutto, ai sindacati lombardi, di tutte le sigle, di organizzare uno sciopero e una grande manifestazione nazionale a Milano. Una manifestazione in Lombardia avrà, sicuramente, un grande valore simbolico e di trascinamento anche a livello nazionale. Dalla capitale morale d’Italia deve partire il grido di dolore di tutto il corpo docente contro un modo inefficace, controproducente e feudale di immaginare e di governare la scuola pubblica. Contro chi tenta di distruggere, dalle fondamenta, l’edificio dell’istruzione in Italia. In Sicilia, qualche settimana fa, è nato il Movimento dei Forconi che, per parecchi giorni, ha messo in ginocchio l’economia dell’isola. E noi insegnanti facciamo il Movimento dei Gessetti e blocchiamo, all’ombra della “Madunina” e della Loggia bresciana, le aule scolastiche di tutt’Italia, in difesa dell’istruzione di qualità dei nostri ragazzi. Ci rivolgiamo, quindi, alle organizzazioni di categoria ed ai sindacati di tutte le sigle. Se ancora ci sono i sindacati, se ancora credono nella scuola pubblica, se ancora lavorano per una scuola pluralista, se ancora sognano una scuola di tutti e per tutti che, che battano un colpo, per davvero!
Le stelle, stavolta, non possono più stare a guardare!

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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