Non Chiamateli "Giochi"
Data: Mercoledì, 15 febbraio 2012 ore 09:21:46 CET
Argomento: Redazione


A pochi mesi dall’inizio dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra, in programma dal 27 luglio al 12 agosto 2012, pochi sanno che non molto lontano, precisamente a Lille (Francia), si disputerà ad agosto la seconda edizione dei “World Mind Sports Games” (WMSG), le cosiddette “Olimpiadi della Mente”, durante le quali si sfideranno i migliori professionisti di queste discipline. Comunemente rientranti nell’accezione “giochi da tavolo”, i popolarissimi giochi della Dama, degli Scacchi, del Bridge e del Go hanno vista riconosciuta da parte del Comitato Olimpico ed altri organi internazionali la definizione di “Sport della Mente”. Nel 2005 le quattro federazioni mondiali, precisamente la FMJD (Fédération Mondiale du Jeux de Dames), la FIDE (Fédération Internationale des Echecs), la WBF (World Bridge Federation) e la IGF (International Go Federation) decisero di costituire l’International Mind Sports Association (IMSA - www.imsaworld.com), la “Federazione Internazionale Sport della Mente”, in rappresentanza di 400 Federazioni Nazionali e circa 500 milioni di giocatori sparsi in tutto il mondo.
Al termine delle Olimpiadi del 2008, dal 3 al 18 ottobre si è tenuto a Pechino il primo prestigioso evento dedicato agli sport della mente, ossia la prima edizione dei WMSG, alla quale hanno partecipato 2763 atleti provenienti da 143 diverse nazioni.
L’IMSA, in accordo con le Nazioni Unite e l’Unesco, intende promuovere iniziative ambiziose, quali accrescere il livello di educazione dei giovani per rendere il mondo più pacifico, grazie alla pratica di questi (quattro) sport, sottolineando come queste discipline apportano un rilevante contributo allo sviluppo armonico dell’individuo.
Gli sport della mente coinvolgono infatti l’individuo sul piano comportamentale, strutturale e funzionale della mente (ragionamento, memoria e concentrazione), oltreché tecnico. Non è quindi un caso come alcuni tra questi vengano insegnati nelle scuole di diverse nazionalità o facciano parte di corsi specialistici in svariate Università.
I molteplici approcci ludici alla tattica ed alla strategia in culture differenti, propri degli sport della mente, e più in generale dei giochi astratti, forniscono, nel loro insieme, dei formidabili strumenti per affrontare le più disparate tematiche della vita, particolarmente in contesti educativi e didattici e nella formazione della persona: gli sport della mente hanno un ruolo rilevante nei processi relativi al comportamento (educazione civica), alla strutturazione della mente (ragionamento), al metodo (calcolo mentale, probabilità, etc.), alla memoria ed alla concentrazione; possono diventare, inoltre, strumento di supporto per studenti diversamente abili e/o con difficoltà di apprendimento.
In onore e per celebrare le ormai prossime Olimpiadi londinesi avrà pertanto inizio una nuova rubrica, un viaggio parallelo a puntate lungo le diverse discipline “mentali”, onde poter scoprire le numerose ed interessanti specialità che compongono questo variegato universo ludico. Buon viaggio!

Christian Citraro (Docente Scuola Primaria D.D. Castel San Pietro Terme)
www.homoludens.it





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