'Foibe, Storie nella storia', un recital, nelle scuole bresciane, per capire e ricordare
Data: Martedì, 14 febbraio 2012 ore 08:00:00 CET
Argomento: Redazione


“Per ricordare bisogna conoscere! E per conoscere bisogna cercare, studiare, capire. Nella consapevolezza che se anche la memoria non riesce a rispondere a tutte le domande della storia, riesce, almeno, a formulare le domande in maniera esatta”. Anche questo è il senso del Giorno del Ricordo, celebrato nell’Istituto d’Istruzione Superiore “V. Dandolo” di Bargnano ed in oltre quindici istituti scolastici di Brescia, con il recital “Foibe, Storie nella storia”, organizzato dal Laboratorio Teatrale Bresciano, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia Regionale di Brescia. «Il periodo storico e il contesto sociale e politico in cui si è consumata la tragedia delle Foibe è, tutt’oggi, controverso e coinvolge sentimenti e parti politiche con differenti e diverse posizioni. C’è, però, una verità che non è trattabile: la sofferenza e l’assurdità dell’agire umano, quale che sia il “movente ideologico” che guida i suoi sentimenti e le sue azioni. È nostro dovere ricordare, ripercorrere quelle strade dove i corpi e le vite di molte persone sono scomparse, cercare di comprendere il perché l’uomo annulli la propria umanità e perpetui il tragico rito della morte».
Alla fine dello spettacolo è stato consegnato, ai ragazzi delle terze, quarte e quinte classi dell’istituto professionale, il libro, “Esodo a Brescia – La diaspora giuliano-dalmata” di Paolo Cittadini, che ripercorre la storia della tragedia delle foibe e dell’esodo, nell’immediato dopoguerra, degli italiani dai territori dell’Istria, della Dalmazia e del Venezia-Giulia, verso la provincia di Brescia. « A Brescia approdarono a più riprese oltre 5.000 esuli ai quali si devono aggiungere quelli presenti nei campi di raccolta profughi di Chiari, 1.500 persone, e quelli di Fasano, Bogliaco e Gargnano, circa 2.000 persone . Un totale 8.500 persone tra uomini, donne e bambini (…). Il Comitato, in previsione degli arrivi, si rivolse alla cittadinanza attraverso un appello apparso su un quotidiano locale invitando, “tutti coloro che hanno sentimenti di italianità e di umanità a mettere a disposizione quei locali che attualmente non occupano” consentendo “di fare scelta di famiglie di loro gradimento”». Una lezione speciale, dunque, un modo intelligente di fare scuola per far conoscere e capire ai nostri ragazzi “i tristi rivoli della malvagità umana”. Un monito “alle nuove generazioni, affinché possano trovare esempio in chi ha lottato, ha sofferto ed è morto per difendere la propria identità”.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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