Storia di Sicilia - Legem habemus!
Data: Domenica, 12 febbraio 2012 ore 06:00:00 CET
Argomento: Redazione


Il solenne battesimo della Legge regionale n.9 del 31 maggio 2011  si è tenuto a Catania il 10 febbraio presso  il polo didattico della Facoltà di Scienze Politiche. Presente il Governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, l’Assessore  regionale Mario Centorrino. l’on. Nicola D’Agostino deputato all’ARS e proponente la legge 9/2011, il mondo accademico delle università di Palermo  con il prof. Giovanni Ruffino, il preside Giuseppe Barone della Facoltà di Scienze Politiche che ha ospitato il convegno regionale ed il professori  Domenico Ligresti, Salvatore Trovato e Gabriella Alfieri dell’Università di Catania. Numerosi dirigenti e docenti delle scuole di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna hanno accolto l’invito dell’assessore e si è dovuta allestire una seconda sala con collegamento video.
La scuola siciliana ha ben accolto la legge regionale, da tempo attesa e preceduta da positive esperienze di formazione  che a Catania hanno formato oltre 250 docenti. Ora che la strada è tracciata occorre metter in moto la macchina organizzativa per attuarla nello spirito e nella forma.
Negli interventi i relatori hanno messo in luce l’importanza e la valenza della legge regionale  composta da soli quattro articoli  e che  intende “promuovere la valorizzazione, l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano  nelle scuole di ogni ordine e grado”
E’ stato più volte evidenziato che la presente legge non comporta oneri a carico del bilancio regionale e ciò ha lasciato molto perplessi, anche se in effetti le iniziative che stanno per essere messe in atto comportano certamente delle spese. Sono stati, infatti, programmati: corsi di formazione per docenti ,  costituzione di scuole polo, sito Web   e forum  per una rapida consultazione dei testi, pubblicazione di libri guida per i docenti e manuali didattici per gli studenti
Per i docenti è stato richiesto un adeguato riconoscimento mediante crediti universitari  ed il primo corso per docenti formatori sarà avviato nel mese di marzo,  promosso e coordinato dalla Facoltà di Scienze politiche di Catania.
L’on. D’Agostino, presentatore della legge ha più volte sottolineato che non è prevista un’ora in più di scuola, né tanto meno un’ora specifica di “storia di Sicilia”, bensì si sollecita la conoscenza letteraria, storica, geografica e linguistica della Sicilia nella trasversalità degli insegnamenti disciplinari, che secondo alcuni docenti  sono cose già fatte, ma si è dimostrato che non sempre e non tutti i ragazzi hanno avuto le medesime opportunità, né  che il lavoro culturale di informazione e formazione sull’identità siciliana  sia stato adeguato e pertinente.
La difficoltà della scuola di costruire interdisciplinarietà potrebbe essere superata attraverso questo nuovo impegno professionale che aiuta a riscoprire e valorizzare l’identità del popolo siciliano e le sue peculiarità.
Mentre si diffonde al Nord la cultura dell’appartenenza, utilizzando anche forme secessioniste, per la scuola siciliana  questa tappa costituisce una pietra miliare, ha detto il governatore Lombardo, annunciando anche  che nei prossimi mesi si metterà in atto un “federalismo fiscale” nelle regioni Sicilia e Sardegna.
Occorre, comunque, rilanciare un percorso di specifica formazione regionale e promuovere un effettivo apprendimento, capace di produrre adeguate modifiche nei comportamenti, finalizzati alla valorizzazione, all’apprezzamento, alla tutela del nostro ricco patrimonio artistico , culturale e linguistico.
E’ bene che i nostri ragazzi conoscano  in maniere più approfondita i personaggi siciliani della   storia e della letteratura italiana, distinguano i segni e le documentazione artistiche  greco romane e  delle diverse dominazioni dell’Isola,  araba, normanna, aragonese e quindi  sappiano apprezzare il valore della lingua siciliana che non è un  comune dialetto regionale.
La cooperazione con l’Università che apre sportelli di ascolto (il  lunedì e venerdì presso la Facoltà di Scienze politiche ; il giovedì tramite la Fondazione Verga tel 095.7150623 . Via S.Agata )  annuncia una nuova stagione che alimenta di speranza il cammino della legge che,  per essere tale, deve essere applicata e messa in atto.

Giuseppe  Adernò
g.aderno@alice.it





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