Incontro a Cefalù tra il presidente della provincia di Ragusa e il magnifico rettore Recca dell’Università di Catania su “ Lingue “
Data: Sabato, 11 febbraio 2012 ore 15:46:28 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il presidente della Provincia Franco Antoci ha avuto l´opportunità di incontrare ieri, a Cefalù, il Rettore dell´Università di Catania Antonino Recca (foto), manifestandogli il disagio della comunità provinciale per le continue diffide di pagamento al Consorzio delle somme dovute all´Ateneo, ma anche i giusti timori degli studenti per la paventata chiusura della Facoltà di Lingue.
Il Rettore, nel ribadire che i suoi sono atti dovuti per la tutela dell´equilibrio finanziario dell´Università, ha affermato che l´Ateneo garantirà in ogni caso, e pertanto non si rivolgerà ad alcun giudice per la risoluzione della convenzione, la propria attività per tutto l´anno accademico. A tal proposito ha avuto il piacere di informarmi che il prossimo lunedì 13 febbraio il Senato Accademico approverà la costituzione della Struttura Didattica Speciale di Lingue presso la sede di Ragusa. I pagamenti dovuti dovranno comunque essere tutti onorati entro la fine dell´anno accademico, ovvero il 31 ottobre 2012.
Antoci ha ringraziato il Rettore per le sue affermazioni e per la sua disponibilità, che dà maggiore serenità agli studenti ed alle loro famiglie, ma anche al Consorzio, riconoscendo naturalmente che, se anche in questa forma più elastica, non dovesse essere possibile onorare, da parte del Consorzio stesso, i pagamenti, si aprirebbe una seria riflessione sulla possibilità del mantenimento degli accordi in atto esistenti.

GLI STUDENTI DELLA FACOLTA´ DI LINGUE SI SENTONO IN PERICOLO
Confronto a muso duro tra gli studenti di Lingue e la commissione consiliare Pubblica Istruzione alla Provincia. Gli studenti di Lingue si sentono in pericolo perché lunedì prossimo il Senato accademico dovrà decidere sul futuro assetto della «struttura didattica speciale», ovvero la facoltà di Lingue con sede a Ibla. Gli studenti temono che il rettore Antonio Recca possa fare un passo indietro rispetto agli impegni assunti proprio per i ritardi nei pagamenti da parte del Consorzio che ammontano a circa un milione di euro e per il cui pagamento l’università ha a più riprese diffidato il Consorzio.
La delegazione degli studenti, composta da Valentina Burrafato, Lina Guglielmino, Leila Hannachi, Adriana Patella e Paolo Pavia, non ha avuto dubbi nell’attribuire le responsabilità dell’attuale momento che vive la facoltà ai pessimi rapporti esistenti tra il Consorzio universitario e l’Università. Gli studenti, in particolare, hanno consegnato alla commissione un´ampia e dettagliata documentazione a riprova di quelle che sarebbero le gravi responsabilità ed inadempienze del Consorzio. Nella valutazione degli studenti il Consorzio è un «grave ostacolo sia rispetto all´adempimento degli obblighi assunti dal territorio nei confronti dell´Università di Catania, sia riguardo agli stessi rapporti, ormai di fatto inesistenti, con l´ateneo catanese, che non riesce ad aprire e sviluppare un dialogo costruttivo con amministratori sordi ad ogni richiamo».

La delegazione degli studenti ha anche denunciato alla commissione della Provincia, che insieme al Comune è il massimo socio dell´ente consortile, «il continuo aggravarsi della situazione finanziaria del Consorzio, non solo in relazione al pesante indebitamento bancario, ma anche dei costi del tutto inutili ed ingiustificati che l´ente sostiene. In particolare, «per il laboratorio multimediale di piazza Carmine, sempre abbandonato ai topi, ma che costa, comunque, 2.800 euro al mese di solo canone di locazione per il suo inutilizzo».
Consequenziale la drastica presa di posizione dei rappresentanti degli studenti: «Decliniamo sin d´ora – hanno cesellato i componenti la delegazione – ogni proposta di confronto con i dirigenti del Consorzio con i quali, più volte ma senza alcun risultato, si è già interloquito». Gli studenti hanno inoltre chiesto ai soci il rispetto degli obblighi sottoscritti con la convenzione del giugno di due anni fa per rimediare ai disservizi ed alle disfunzioni lamentate e denunciate da tempo.

 







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