L’ANDIS di Catania avvia un confronto sullo stato di realizzazione della riforma Gelmini sul secondo ciclo
Data: Giovedě, 09 febbraio 2012 ore 19:23:34 CET
Argomento: Sondaggi


Se lo ritieni , potrai riscontrare al seguente indirizzo andis.ct@gmail.com .
Cordiali saluti - Santo Molino.

I PARTE – DESCRITTIVA DELLE AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO

1.1         Quali organismi siano stati messi in piedi a livello regionale per coordinare e sostenere le attività di accompagnamento?

1.2         Quale è stata l’efficacia delle conferenze di servizio, che avrebbero dovuto garantire alle scuole un supporto consulenziale autorevole, tempestivo e professionale, prioritariamente, sugli aspetti tecnici e organizzativi connessi all’attuazione del riordino?

1.3         Ti risulta che siano state avviate, in un numero significativo di scuole o di reti di scuole,  iniziative come: 

  1. istituzione di reti di scuole per l’implementazione di percorsi di sperimentazione e ricerca su temi generali e specifici evidenziati nei documenti nazionali
  2. riflessioni finalizzate alla valutazione per competenze e alla relativa certificazione
  3. riflessioni finalizzate alle Scienze integrate
  4. riflessioni finalizzate alle attività di orientamento
  5. costituzione di Gruppi di Lavoro dei Dirigenti e dei Docenti,  finalizzati all’analisi delle Indicazioni e delle Linee guida relativamente:

- alle discipline
- all’organizzazione della didattica
- alla valutazione
- alle novità specifiche dei piani di studio (es. l’insegnamento della storia-
  geografia nel biennio; cittadinanza e costituzione; il CLIL, etc…)

  1. iniziative di formazione per il personale sulle innovazioni connesse al riordino
  2. adesione delle scuole ai pacchetti ANSAS
  3. elaborazione  di progetti specifici finanziati dall’ANSAS

 

1.4         Giudizio sintetico sull’efficacia di tutte le azioni sviluppate dall’Ammnistrazione e
dalle singole scuole

 

 

PARTE II – L’IMPLEMENTAZIONE DELL’INNOVAZIONE

 

2.1         La “laboratorietà” e la didattica per l’acquisizione di competenze sono essenziali nel riordino del secondo ciclo, secondo un orientamento costruttivista.  Le “Linee-guida” e le “Indicazioni nazionali” sono uno strumento adeguato per orientare l’attività delle scuole in questa direzione? Quali sono i punti di forza e le criticità di questi documenti?

2.2         L’istituzione dei dipartimenti è essenziale per la costruzione della didattica per l’acquisizione di competenze. E’ stata avvertita in questo modo oppure è stata percepita come una ennesima modificazione terminologica dei gruppi di materia?

2.3         Quali compiti sono stati assegnati ai Dipartimenti? Tra di essi c’è quello dell’individuazione delle aree di progetto entro cui sviluppare le Uda e le Aree di progetto consentono di sviluppare le competenze?

2.4         E’ stato avviato un lavoro che consente di sviluppare una valutazione per competenze (prove comuni su compiti di realtà) e in che rapporto si pone con la valutazione disciplinare tradizionale?

2.5         La certificazione delle competenze prevista al termine del Biennio è regolarmente avvenuta?

2.6         La modifica degli orientamenti pedagogici sta producendo delle ricadute almeno iniziali sugli assetti organizzativi, per esempio attraverso un allargamento delle aree di progetto?

2.7         L’innovazione è stata implementata solo nell’istruzione tecnica e professionale o in qualche modo è stata avviata anche nei licei? Se sì.con quali caratteristiche?

2.8         La  costituzione del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è stata formalmente deliberata o il CTS lavora in maniera informale? O non è stato costituito neppure nei Tecnici e nei professionali? Che funzioni svolge?

2.9         Sono aumentati casi di utilizzo della flessibilità prevista dall’autonomia?

2.10      Sono aumentati i casi di utilizzo della flessibilità nei percorsi di IeFP?

2.11      In che misura il vincolo sugli esuberi sta limitando lo sviluppo delle aree di flessibilità? Come si sta concretamente sviluppando il rapporto con la Formazione Professionale Regionale?

2.12      Come gli Istituti professionali stanno gestendo il passaggio dalla “Terza Area” all’altenanza scuola-lavoro?

2.13      Secondo te esiste una disponibilità dei docenti ad innovare realmente? A quali condizioni?

2,14   Come il Dirigente può favorire l’innovazione? Attraverso quali azioni?

2.15      Pensi che un organico di tipo funzionale e l’accorpamento delle classi di concorso possa sostenere l’innovazione? Come? Pensi che esso implichi un cambiamento della “governance” scolastica?

2.16      Ci sono altri temi qui non accennati che hanno invece a tuo giudizio particolare rilievo? Se sì, quali?

2.17      Come pensi che l’Associazionismo professionale in generale e l’ANDIS in particolare possano  favorire questo processo?

 







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