Presidio unitario - manifestazione a Roma il 9 febbraio dei sindacati
Data: Mercoledì, 08 febbraio 2012 ore 18:16:24 CET Argomento: Sindacati
CGIL, CISL e UIL
promuovono per il 9 febbraio dalle ore 15 a Piazza del Pantheon un
presidio unitario, al quale parteciperanno i Segretari Generali di
CGIL, CISL e UIL Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti,
per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di
carattere previdenziale.
Il testo di tale decreto approvato alla Camera, infatti, secondo i
sindacati “non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le
lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi
aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito
dell'innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento”.
Secondo CGIL, CISL e UIL “questi lavoratori e lavoratrici non possono
essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più
ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le
risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile
esigenza.Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione
anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità
facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa
integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto
della laurea e al riscatto della contribuzione omessa. CGIL, CISL e UIL
chiedono anche di eliminare l'aggancio all'aumento dell'aspettativa di
vita del requisito contributivo ai fini dell'accesso al pensionamento
anticipato”.
Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e
AFAM, dove vige una specifica normativa, per i sindacati “deve essere
prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine
per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme
previgenti la nuova normativa”.
CGIL, CISL e UIL, infine, continueranno a porre al Governo e al
Parlamento “la necessità di restituire un carattere di gradualità
nell'accesso al pensionamento senza il quale l'impatto sulle condizioni
di vita e di lavoro delle persone, nonché sull'occupazione dei giovani,
risulta particolarmente pesante”. Concludono.
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