La sfida educativa, famiglia e scuola, il nichilismo, il male oscuro dei giovani; da sant’Agata una lezione di educazione
Data: Lunedì, 06 febbraio 2012 ore 20:31:47 CET
Argomento: Opinioni


In occasione della festa di S. Agata il Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone ha celebrato il solenne pontificale nel duomo di Catania gremito di fedeli ed ha ricordato come i santi non sono soltanto persone da venerare bensì modelli da imitare.
La figura e la storia della giovane Agata è stata presentata nell’attualità per il mondo d’oggi ed in particolare in dialogo con i giovani che vanno alla ricerca di ideali e di punti fermi di riferimento.

Nel suo accorato discorso ha centrato il tema sulla carenza di educazione  e sulla crisi delle famiglie.
Il male oscuro che corrode la gioventù, quasi un’ospite inquietante che penetra nelle loro anime,  di è il nichilismo, il senso del nulla, ha detto il card. Bertone e la risposta che gli educatori adulti dovrebbero saper dare è quella di un chiaro riferimento ai valori alti, ed una giusta correlazione tra libertà e verità.  
La giovane Agata, che nel nome porta un messaggio di bontà, ha incarnato i segni della vita buona
rendendosi un modello credibile e attuale ancora oggi.
L’appello del Cardinale Segretario di Stato  è una vera “sfida educativa ” perché la famiglia riconquisti il ruolo educativo e perché tutte le altre agenzie formative, dalla scuola alle associazioni, guidino i giovani nella ricerca dei valori essenziali, è risuonato  come un forte  monito per i tanti giovani devoti con il sacco bianco, segno di devozione ed ora anche impegno di coerenza .
Oggi “c’è tanto bisogno di famiglia.  Per i genitori l’educazione è compito essenziale , una missione connessa alla trasmissione della vita , un compito originale e primario. Molti genitori soffrono oggi di solitudine , inadeguatezza , impotenza e per questo occorre un’autorevolezza in grado di sostenere le decisioni fondamentali … di educare i giovani alla libertà, alla capacità di discernere il bene dal male  e di restituire loro la capacità di sognare, di spendersi per la loro felicità”
La vera crisi  della società, infatti non è quella economica, anche se appare manifesta e diffusa, bensì quella educativa che ricerca modelli di educatori esemplari e contesti educativi sani.
La vocazione cristiana di Agata è maturata in una famiglia “nobilissima” e non solo per le ricchezze della condizione sociale, bensì per la corretta educazione cristiana impartita ai figli.
La scuola è il luogo privilegiato dell’educazione, e collaborando , a volte sostituendosi alla famiglia  completa il processo di istruzione e di formazione  integrale dell’uomo e del cittadino.
Una buona scuola è espressione di una società sana e questo non è soltanto un buon proposito legato alla festa religiosa della Santa Patrona, ma deve restare un monito per tutti i giorni  dell’anno.
Nonostante l’inclemenza del tempo, la pioggia ed il freddo,  la solennità dei festeggiamenti agatini ha consentito a tantissimi giovani di incontrarsi con il volto dolce e buono della martire  Agata.
Quando  stamane al termine della festa, nonostante i disguidi e i contrasti tra i devoti, il busto reliquario è stato conservato nel sacello, che i catanesi amabilmente chiamano la “cameretta”, l’espressione del volto della Santa  sembrava triste e nel cuore dei catanesi è rimasto forte il desiderio della prossima festa per incontrare ancora la “santuzza.

Giuseppe Adernò direttore Aetnanet.org
g.aderno@alice.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-247585.html