In occasione della festa di S. Agata il Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone ha celebrato il solenne pontificale nel duomo di Catania gremito di fedeli ed ha ricordato come i santi non sono soltanto persone da venerare bensì modelli da imitare.
La figura e la storia della giovane Agata è stata presentata nell’attualità per il mondo d’oggi ed in particolare in dialogo con i giovani che vanno alla ricerca di ideali e di punti fermi di riferimento.
Nel suo accorato discorso ha centrato il tema sulla carenza di educazione e sulla crisi delle famiglie.
Il male oscuro che corrode la gioventù, quasi un’ospite inquietante che penetra nelle loro anime, di è il nichilismo, il senso del nulla, ha detto il card. Bertone e la risposta che gli educatori adulti dovrebbero saper dare è quella di un chiaro riferimento ai valori alti, ed una giusta correlazione tra libertà e verità.
La giovane Agata, che nel nome porta un messaggio di bontà, ha incarnato i segni della vita buona
rendendosi un modello credibile e attuale ancora oggi.
L’appello del Cardinale Segretario di Stato è una vera “sfida educativa ” perché la famiglia riconquisti il ruolo educativo e perché tutte le altre agenzie formative, dalla scuola alle associazioni, guidino i giovani nella ricerca dei valori essenziali, è risuonato come un forte monito per i tanti giovani devoti con il sacco bianco, segno di devozione ed ora anche impegno di coerenza .
Oggi “c’è tanto bisogno di famiglia. Per i genitori l’educazione è compito essenziale , una missione connessa alla trasmissione della vita , un compito originale e primario. Molti genitori soffrono oggi di solitudine , inadeguatezza , impotenza e per questo occorre un’autorevolezza in grado di sostenere le decisioni fondamentali … di educare i giovani alla libertà, alla capacità di discernere il bene dal male e di restituire loro la capacità di sognare, di spendersi per la loro felicità”
La vera crisi della società, infatti non è quella economica, anche se appare manifesta e diffusa, bensì quella educativa che ricerca modelli di educatori esemplari e contesti educativi sani.
La vocazione cristiana di Agata è maturata in una famiglia “nobilissima” e non solo per le ricchezze della condizione sociale, bensì per la corretta educazione cristiana impartita ai figli.
La scuola è il luogo privilegiato dell’educazione, e collaborando , a volte sostituendosi alla famiglia completa il processo di istruzione e di formazione integrale dell’uomo e del cittadino.
Una buona scuola è espressione di una società sana e questo non è soltanto un buon proposito legato alla festa religiosa della Santa Patrona, ma deve restare un monito per tutti i giorni dell’anno.
Nonostante l’inclemenza del tempo, la pioggia ed il freddo, la solennità dei festeggiamenti agatini ha consentito a tantissimi giovani di incontrarsi con il volto dolce e buono della martire Agata.
Quando stamane al termine della festa, nonostante i disguidi e i contrasti tra i devoti, il busto reliquario è stato conservato nel sacello, che i catanesi amabilmente chiamano la “cameretta”, l’espressione del volto della Santa sembrava triste e nel cuore dei catanesi è rimasto forte il desiderio della prossima festa per incontrare ancora la “santuzza.”
Giuseppe Adernò direttore Aetnanet.org
g.aderno@alice.it